Infini: eccezionalmente ben fatto, scritto, interpretato e diretto film di fantascienza australiano.
Il regista è un tale Shane Abbess, ho trovato un'intervista online che riassumo: autore 7-8 anni fa di un film d'azione australiano, Gabriel, piaciuto a distributori americani; trasferitosi in America ha lavorato per Hollywood a vario titolo in diversi film, senza però riuscire a rimettere le mani su una regia. Tornato in Australia, bam!, Infini.
Il titolo è scemo ma è l'unica cosa scema del film.
Il soggetto non è certamente dei più originali: base spaziale scientifica modello ultimo avamposto in orbita intorno a pianeta misterioso, la base va dark (succede altra roba) e una squadra di search and rescue viene inviata a indagare.
Segue horror-thriller psicologico con influenze classiche da Solaris a Event Horizon, passando per Alien e Willy Wonka.... sì, perché la tecnologia di teletrasporto del film sembra quella delle cioccolata televisivamente trasportata di Willy Wonka.
Comunque... i nostri arrivano sulla base spaziale, vengono contagiati e impazziscono violentemente.
Cosa li contagi e come impazziscono... no spoiler.
Narrazione serrata, regia tesa e piena di tensione, attori inaspettatamente bravi.
Una delle chiavi primarie del film è la lotta più o meno prolungata che i personaggi combattono contro il qualcosa che li vuole fare violentemente impazzire, ognuno reagisce in modi diversi e il risultato è davvero, davvero intenso e profondo.
Ci sono dei buchi qua e là, il più grosso è sul finale ma è una storia difficile da concludere: una volta raccontato e mostrato cosa si voleva raccontare e mostrare, il finale epilogo è affidato un paio di minuti di routine giusto per non lasciare la storia appesa per aria.
Devo dire che, piuttosto che un finale aperto senza conclusione, preferisco questa scelta non felicissima di finire la narrazione in modo compiuto. L'unico modo per fare meglio sarebbe stato avere un intero altro film a disposizione.
Shane Abbess deve avere un potere perché l'interpretazione più incredibile viene proprio dal protagonista, tale Daniel MacPherson che non è certamente un attore ma una personalità televisiva australiana/britannica. Nel film c'è anche uno dei fratelli Hemsworth, Luke... il più vecchio e meno bello del gruppo. La sua non deve essere una vita facile.