Jurassic World: ambientato 22 anni dopo Jurassic Park, pieno di intelligenti riferimenti a Jurassic Park (set, accessori, frasi) e totale assenza di riferimenti ai successivi due film, questo quarto film del franchise si pone come vero seguito del primo indimenticabile successo di Spielberg.
Un omaggio e una ripresa di tutto ciò che era stato di successo allora: è un'intelligente (scemissima) produzione che vuole essere seguito, parziale reboot e persino remake dell'originale.
Ufficialmente un seguito, un reboot perché cancella ignorando i due film di mezzo, e un remake perché ripropone scene (omaggiando) e trama (copiando) dell'originale.
Dopo gli incidenti del primo film, il Jurassic Park è un theme park di successo con decine di migliaia di visitatori ogni giorno: Bryce Howard è la manager del posto, Chris Pratt è il figo ex-militare amante degli animali sull'isola per un programma di addestramento dinosauri, Ciccio D'Onofrio è il malvagio military contractor che vuole usare i dinosauri come armi, BD Wong (dall'originale Jurassic Park e amico di Law & Order di Ciccio) è lo scienziato pazzo che, per aiutare il parco a rimanere sulla cresta dell'onda, decide di creare un dinosauro customizzato per essere super cool e super spaventoso.
Il dinosauro scappa, segue distruzione e morte in massa.
C'è qualche animatronix ma il tutto è ovviamente fatto in cg e... non ha lo stesso fascino.
Le scene d'azione sono divertenti, i protagonisti adulti sono carismatici (Chris Pratt si conferma candidato a ruolo di nuovo eroe, lo voglio Indiana Jones), i bambini sono mediamente odiosi, il ritmo è serrato, i riferimenti al primo faranno felici gli spettatori attempati, la facilità della trama farà contenti tutti.