Run All Night: Liam Neeson ha assunto un'etica lavorativa cinese... più film ogni anno, tutti uguali. Mi tocca ammettere che stia diventando un filo ridicolo.
Ennesimo film alla Taken con Liam Neeson, Run All Night possiede una delle sceneggiature più inutili della storia (tra l'altro con una storia molto simile, giusto per fare l'esempio più recente, a quella di John Wick).
Angry Neeson è Jimmy the Gravedigger, ex-super sicario della criminalità irlandese, oggi alcolista border line divorato dal senso di colpa e dai rimorsi. Ed Harris era il capo della criminalità irlandese, oggi tenta di fare il legitimate businessman ma non si dimentica di Jimmy, suo migliore amico e pilastro su cui ha costruito la fortuna di famiglia.
Lo tratta come un fratello con tanto di bromance della terza età, e lo fa vivere in una topaia orrenda lasciando che tutti gli altri lo bullino e prendano per il culo. No, la sceneggiatura non se ne accorge.
Sfortunatamente, come tutti i grandi uomini, Ed Harris ha un figlio idiota-violento-drogato.
Il figlio di Ed Harris, per vari motivi, decide di uccidere il figlio di Liam Neeson.
Tutti i bambini del mondo sanno che cercare di uccidere un famigliare 'x' di Liam Neeson è una cosa no-no.
In un attimo non è più un alcolista depresso, torna a essere l'angelo della morte: uccide il figlio di Ed Harris (che non la prende bene) e poi uccide tutti i suoi ex-amici che gli danno la caccia. Tutti.
Ah, sì: c'è anche il rapper Common nel ruolo del sicario tecnologico.
Ah2, sì: il regista di questo film è Jaume Collet-Serra... giustamente questo nome vi dirà nulla, ma è al suo terzo film consecutivo con Liam Neeson (gli altri essendo Unknown e Non-Stop).
A questo punto mi sono fermato qualche minuto, tempo per riflettere, e ho deciso che Non-Stop sia il peggiore, Run All Night il medio, Unknown quello quasi decente.
Ah3, sì: c'è pure Ciccio D'Onofrio.