The Voices: piccola produzione USA-Germania interpretata da un sorprendente Ryan Reynolds, primo film dal vivo 'serio' per Marjane Satrapi (la ricorderete famosa autrice di Persepolis).
E' un po' l'American Psycho di Ryan Reynolds.
...facciamo un attimo il punto sulla sua carriera. In declino per colpa di Green Lantern, possibilmente in ripresa grazie al molto atteso Deadpool. Sempre meno commedie, sempre più drammi.
Ryan Reynolds è pazzo, sente le voci. Sente varie voci ma, nello specifico, quella buona del suo cane e quella malvagia del suo gatto.
Lo stato sa che Reynolds è pazzo e infatti lo tiene sotto controllo psichiatrico. Controllo non proprio serrato, se vedrà.
Il gatto lo spinge a uccidere, il cane a comportarsi bene. Un incidente lo spingerà a propendere per il male.
Ci sono varie idee molto originali e interessanti in questo film: innanzitutto che Reynolds interpreti se stesso e allo stesso tempo le voci immaginarie nella sua testa, messo poi in prospettiva di certi eventi verso fine film, è tanto una scelta brillante quanto coraggiosa. Non era certo scontato che l'attore riuscisse a mettere insieme una performance così convincente.
Un'altra idea luminosa sono quei piccoli effetti, inizialmente comici poi tragici, per mostrare visivamente la follia di Reynolds. All'inizio piccole cose: delle farfalle da cartone animato che gli svolazzano intorno quando è felice, una luce angelica intorno alla sua amata... cose carine e graziose di questeo genere. Passa poco e l'idea si approfondisce e capiamo come la follia serva a rendere accettabile al personaggio la sua vita schifosa, sia un rifugio e uno schermo distorcente da frapporre tra la realtà e la sofferenza. La prima causa della seconda.
Il primo sguardo oltre il velo di follia del personaggio è impressionante, tutti i successivi continuano a essere... magari 'scioccanti' è una parola forte, molto intensi ed espressivamente carichi.
Il finale è un capolavoro.
Non è un bellissimo film, certi passaggi sono noiosi e sembra che la regista abbia cambiato idea a mezza strada sul tono del film: commedia nera o tragedia pura? Ci sono però un paio di idee straordinare rappresentate con intelligenza, e tanto basta a farne un film da vedere.