Il Vizio e la Grazia (Die Nonnen von Sant'Ambrogio, 2013): dall'inizio dell'anno fino a metà marzo ero riuscito a tenere una buona media di lettura, una cosa a cui faccio caso, poi si è ricreato il clan a Call of Duty, è iniziata la stagione di Baseball, uscito Bloodborne... e ho anche avuto l'idea non buona di leggere il presente libro.
Negli ultimi anni la mia politica riguardo i libri è passata dal 'finirlo comunque' a 'finirlo solo se mi piace'. In questo caso specifico sono tornato alla vecchia versione. 
L'autore, Hubert Wolf (bella foto linkata al titolo) è un premiato professore e ricercatore, storico della chiesa di chiara fama, bla bla.
Ha scritto un paio di libri presumibilmente interessanti: uno sui rapporti tra Chiesa e Terzo Reich, uno (quello che poi ho scelto) sullo scandalo segreto del Convento di Sant'Ambrogio fuori Roma.
Suore, preti e orge battono i nazisti ogni giorno della settimana.
...'orge' è un termine un po' forte nel caso specifico, atti alla mano.
Seconda metà del 1800, una qualche principessa tedesca un po' sfigata e chiesarola decide di farsi monaca e sceglie (essendo super nobile) un grazioso convento poco distante da Roma.
Pochi mesi dopo fuggirà dal Convento raccontando di cose turpi, oltre a vari attentati alla propria vita, e fornendo materiale suffcientemente convincente ai suoi altolocati amici, per scatenare un casino da Inquisizione con relativi tentativi papali di insabbiamento (prima e dopo i processo).
C'è una morale in questa storia.
Nel Convento di Sant'Ambrogio si coltivava in segreto il culto di una Non-Santa, termine mio non tecnico per definire una persona che alcuni credono 'santa' ma in definitiva la Chiesa ha deciso non esserla (e conseguentemente vietato il culto. Il reato ufficiale è detto di 'affettata santità'/eresia).
Il culto della non-santa era portato avanti principalmente da sue ex-amiche e da una giovane figa in abito da suora, millantatrice mistica bisessuale. E con la connivenza di un paio di preti prestigiosi, i confessori (controllori) del Convento, e la protezione di alcuni altri preti più prestigiosi (cardinali etc) in un complicato contesto di alleanze politiche e teologiche post-napoleoniche.
Il linguaggio è quello del '800 ma il senso, tanto per fare un esempio un po' grezzo, è il seguente: arriva una giovane suora carina, la mistica le fa trovare una magica lettera proveniente dal paradiso con su scritto, grosso modo, 'lecca la figa alla mistica e andrai in paradiso', la giovane suora carina ci crede e... sesso lesbo tra suore. Il più classico dei porno.
Wolf è uno storico molto accorto ma ci sono dei passaggi nel testo, specialmente quando gli inquisitori si trovano a dover definire gli estremi degli atti sessuali, che sono sbalorditivi e appena appena umoristici (quasi inglesi nei toni): il sesso omosessuale tra donne, per i preti, era qualcosa di assolutamente impossibile. Le donne non hanno pulsioni sessuali, figurarsi omosessuali.
E' a tratti triste, demenziale e un po' patetico, leggere gli atti ufficiali riportati nel testo con i preti che cercano di capire, usando terminologie e concetti da alto medioevo, cosa voglia dire e come si esegua il sesso lesbico.
La morale, dicevo: le giovani ignoranti di famiglia povera arrivavano in convento e cadevano nella rete della mistica (che, oltre a costringerle sessualmente, rubava loro anche i pochi soldi), capita per caso la principessa e le sorge il dubbio che, tutto sommato, Gesù potrebbe non aver esattamente voluto farle ramazzare la stanza della mistica in mutande con una scopa su per il culo.
Segue casino.
Il libro racconta di varie cose, ci sono livelli di lettura ed è per questo che sono arrivato fino alla fine, nonostante l'interesse pruriginoso si fosse esaurito dopo pochissimo: l'arretratezza e l'imbarazzo della Chiesa di fronte a scandali sessuali femminili, i vari tentativi del papa di insabbiare e nascondere quanto accaduto a Sant'Ambriogo, le lotte molto poco religiose dentro il Vaticano tra correnti politiche e lobby d'influenza, lo svolgimento dettagliato di un processo dell'Inquisizione 'moderno' (non quelli con le streghe)...e altro.
Uno degli aspetti ad avermi maggiormente colpito, a dire il vero anche banale a pensarci ma... non ci avevo mai pensato prima di leggere questo libro.
Il Vaticano è ANCHE uno stato con potere su tutte le sue proprietà nel mondo, un piccolo (o grande) Impero. E' guidato da un governo composto da religiosi.
Questi religiosi sono, per lo più, persone che si comportano come persone normali con il potere indossando un abito lungo invece di giacca e cravatta: politici e burocrati come gli altri, né più né meno.
Ci sono però anche, ed è questo ad avermi colpito, persone che, effettivamente, hanno preso i voti per fede religiosa.... non è questo ad avermi colpito, ad avermi colpito è questo: il livello della fede religiosa di alcuni membri del governo vaticano, per forza di cose, è parecchio alto.
C'è il prete-ministro che vuole solo il potere e il denaro, c'è il prete-ministro che crede nella Chiesa e cerca di fare il bene dell'Ecumene (quanto meno di essere un onesto cristiano), e ci sono quelli dotati di una fervida fede prona agli aspetti meno razionali, più mistici della fede.
Voglio dire: è come se nel governo italiano ci fossero persone di potere davvero convinte, per esempio, di Complotti e alieni... un momento! Ci sono! Sono i 5 Stelle!
Ecco, ad avermi colpito è che nel governo del Vaticano ci siano l'equivalente dei 5 Stelle, o di certi comunisti d'altri tempo, pronti a credere a cose assurde come miracoli e sante in vita, guarigioni sovrannaturali, lettere celesti e altre puttanate del genere a cui nessuna persona sana di mente potrebbe credere.
Non metto in dubbio la fede (sì, ma non è il punto), mi sorprendo ad accorgermi di una banalità: nel governo Vaticano ci sono persone che credono non solo in Dio, ma anche in tutte le altre cose un po' fantasy. Persone di potere, con potere su cose e persone, che possono essere mosse e circuite da una presunta santa, per dire.
Lo dicevo, è banale: da sempre esistono politici o celebrità che si fanno manovrare da sette religiose; mi sorprendo a trovare che dentro le sette religiose ci siano persone che si facciano manovrare da sette religiose dentro sette religiose.
E' un libro molto interessante, è anche noioso.