The Judge: sarebbe un drammone famigliare dei più banali con una sceneggiatura assolutamente trita fatta di situazioni già viste e personaggi abusati, se non fosse per la qualità della performance degli attori, capaci di infondere in quei personaggi insopportabili personalità e cuore in quantità.
Padre padrone, giudice di una cittadina dell'Indiana, Robert Duvall; figlio maggiore promessa dorata del baseball, carriera distrutta da un incidente e vita umile/umiliata in quella stessa cittadina, Vincent D'Onofrio; figlio di mezzo, quello che è riuscito ad andarsene e non parla più con il padre, avvocato spericolato di eccezionale successo, Robert Downey.
C'è poi un terzo figlio minore e minorato.
Muore la madre, Robert torna a casa: il rapporto con i fratelli è buono, con il padre si insultano e odiano. C'è il classico incontro con la fidanzata di allora, rimasta indietro, ovviamente ancora innamorata. C'è il solito pacchetto stracondito di recriminazioni e rancori mai sopiti, mescolato ad affetto sanguigno e speranza dovuta alla maturità degli anni.
C'è che il giudice non campana più correttamente come una volta e finisce accusato di omicidio: non si sa se sia stato lui.
Il giudice crede nella legge e nei bei valori dell'Indiana e pensa che la giustizia trionferà, e rischia di finire in prigione; accetterà quindi l'aiuto del figlio che invece crede la giustizia un lavoro come gli altri dove vincere grazie a intelligenza e trucchi.
L'unica cosa davvero buona di questa sceneggiatura è che, alla fine, non ci sarà una conversione alla moralità di Robert... solo in parte, solo in quella parte credibile dopo i fatti del film.
La Convivente ha pianto un paio di volte, ergo film apprezzato e successo serale che ha tardato il mio notturno ingresso nell'arena virtuale degli spara-spara.
..ci sono, a dirla tutta, anche un paio di scene che potremmo definire 'realiste', piuttosto ben organizzate e rappresentate, di vecchiaia malata e dovere filiale: un tipo di situazione sempre più comune ma raramente mostrata in tutta la sua biologica gloria.
Non lo riguarderò ma certamente non sono state ore sprecate.
Ah, c'è infine una piccola parte per Billy Bob Thorton: il suo primo film AAA dopo anni di carriera abbandonata all'home video.