The Cobbler: c'è molto poco da dire. Un piccolo film con Adam Sandler protagonista, non una commedia, non un dramma. C'è Dustin Hoffman in un ruolo da 'fine carriera', c'è Steve Buscemi.
Il regista non è esattamente esordiente, i precedenti film non sono significativi (è lo sceneggiatore di Million Dollar Arm).
E' un film strano. Molto strano.
La sceneggiatura è piena di buchi ma... lasciamo stare l'assenza di logica, è l'assenza di direzione a lasciar basiti.
Comincia come uno dei tanti film-favola di Sandler, sembra trasformarsi in uno spaccato sociale di piccoli artigiani (Sandler è un calzolaio ebreo di quarta generazione) sofferenti e stanchi, poi diventa un po' fantasy, poi diventa un po' drammatico, poi diventa una commedia tipo Men In Black.
Non c'è mai tempo di abituarsi, The Cobbler continua a cambiare il tono, cambiare lo spirito, non rimane mai uguale a se stesso per più di dieci minuti. E' un gran casino, non divertente, strano.