The Hoodlum Soldier (Heitai Yakuza): finalmente ho potuto vedere (almeno) il primo film di una delle altre grandi serie di successo con protagonista Shintaru Katsu, non di successo o duratura quanto Zatoichi, comunque nove film in meno di dieci anni dal 1965 al 1972.
Alla regia del film troviamo Yasuzo Masumura, grande successo tra gli anni '60 e '70, che studiò cinema in Italia... dato biografico significativo visto che The Hoodlum Soldier ha qualcosa di molto italiano nei suoi modi, qualcosa che ricorda neppure troppo sottilmente la Grande Guerra con Alberto Sordi e Vittorio Gassman.
Siamo nella 'seconda metà' della Seconda Guerra Mondiale, dopo la battaglia di Midway da qualche parte in Manchuria agli inizi del 1943. Il governo giapponese ha già deciso di tirare in lungo lo scontro fino a raggiungere l'obbiettivo minimo di un'onorevole sconfitta, e per questo motivo i parametri d'arruolamento forzoso delle reclute hanno subito un considerevole ridimensionamento degli standard qualitativi. Anche il peggiore soldato può essere addestrato a suon di sberle, punizioni umilianti e crudeltà... qualcosa in questi termini.
Le parole 'umilianti' e 'crudeltà' potrebbe suggerire toni drammatici alla Full Metal Jacket: non è così. La maggior parte degli ufficiali sono dei patetici arroganti senza spina dorsale, o degli arroganti con qualche abilità ma decisamente troppo autostima, o dei simpatici farlocconi senza particolari qualità.
Tanto sanno tutti che dovranno morire senza motivo per salvare la faccia all'Imperatore.
In questo forte arriva il nostro ex-Yakuza-costretto-a-diventare-soldato Shintaro Katsu, giovane ma con già la sua caratteristica forma corporea. La disciplina militare proprio non gli entra in testa, le sberle gli fanno il solletico e tutti i superiori che provano a sfidarlo finiscono malmenati.
Come mai non viene sbattuto in prigione e/o fucilato? Perché viene preso sotto l'ala protettiva del re degli imboscati, un soldato che non ne vuole sapere niente di combattere, che odia l'esercito ma, non essendo forte con Katsu, se la cava con la propria intelligenza e conoscenza delle norme militari/un po' di psicologia spiccia dell'essere umano giapponese. Takahiro Tamura.
Il film non racconta una storia vera e propria, piuttosto una serie di episodi all'interno della caserma: scontri tra fazioni (fanteria contro genio, fanteria contro cucina), belle prostitute, diserzioni varie, etc etc.
Il tono è fortemente critico verso la guerra, il governo e in generale contro una maniera d'essere dei giapponesi costata vite e sofferenza, un film certamente figlio di sentimenti diversi da quelli che neppure 5 anni dopo avrebbero spinto Mishima al suicidio. Non arriverei a definirlo un film politico, satirico sì.
Cinema italiano, dicevo, ma non solo Monicelli... c'è molto Bud Spencer in questo Shintaro Katsu, nei combattimenti a manate e negli effetti sonori sciocchi.
Se Monicelli avesse diretto Bud Spencer e Terence Hill... The Hoodlum Soldier.