Galavant: è successo qualcosa di incredibile in America (televisivamente parlando). Tra una mezza stagione e l'altra dell'orrido One Upon a Time, la ABC ha deciso di proporre una serie MUSICALE non esattamente fantasy, comica, della durata di 20 minuti a episodio, 2 episodi alla volta per 4 settimane.
La prima, e probabilmente unica, stagione di Galavant dura 8 episodi: ogni episodio è troppo breve per perdere tempo, ogni episodio contiene 3-4 numeri musicali con balli e canzoni.
Non sono esattamente meta-narrativi ma ogni sceneggiatura è, come direbbe un americano, tongue-in-cheek: non è solo una serie umoristica, è la serie di bandiera dell'autoironia; i personaggi non si rivolgono agli spettatori, ma quando un personaggio canta... beh, sta effettivamente cantando e gli altri personaggi lo guardano perplessi, alcuni annoiati, alcuni partecipano entusiasti, altri no.
La storia è semplicissima: Galavant è il più figo knight del regno, la sua bella Madalena è la più bella del regno, King Richard e il suo scagnozzo Gareth sono cattivi e rapiscono Madalena, e la costringono a sposare Richard. Galavant parte alla riscossa.
Tutto questo viene raccontato e succede durante la prima canzone del primo episodio: il resto della serie è dedicato... ad altro.
Richard non è esattamente un re cattivo, Madalena è tutt'altro che indifesa damigella, Galavant è certamente un eroe ma non brilla esattamente d'intelligenza. Così via.
Le canzoni sono fantastiche ma, aldilà dei testi simpatici e delle musiche catchy, lo sono grazie all'incredibile chimica tra i personaggi.
Non ci vuole Nostradamus: Galavant è come Firefly o The Middle Man, è una serie già cult che rimarrà cult, e che ha perso più di metà dei propri spettatori in 4 settimane scendendo sotto una quota di rating che un canale come ABC troverà impossibile replicare.
A MENO CHE... a meno che il dvd non venda in modo stellare. Io lo comprerò.
Torniamo agli attori (pochissimi americani, molti esordienti): protagonista è Joshua Sasse, britannico mai visto; Madalena è Mallory Jansen, australiana mai vista; il re è Timothy Omundson, americano visto qua e là; lo scagnozzo del re è.... VINNIE JONES; una canadese e un inglese sono i compagni di Galavant (e altri protagonisti ma non ho voglia di copiare i nomi) e offrono, come dice la serie stessa, un token razziale di difficile definizione.
Ogni episodio è arricchito da qualche guest star... il budget è basso, le guest star sono meno famose e per questo ancora più star: John Stamos? Una tizia presumo famosa da Downton Abby. Anthony Head (BUFFY!).
Ci sono due guest star che ho particolarmente amato: la prima è Weird Al Yankovic.
La seconda è un tale colpo di scena che mi sono letteralmente emozionato guardando l'episodio (gli episodi!) dove compare. Lo scriverò piccolo piccolo, potete non leggerlo: RUTGER HAUER.
E' stato paragonato, in modo solo parzialmente ragionevole, al Robin Hood di Mel Brooks: ci sono sicuramente delle similitudini, anche nel tipo di comicità, ma in definitiva Galavant è mille volte meglio. Il formato breve lo rende rapidissimo, anche le battute meno riuscite sono immediatamente soppiantate da altre migliori; i numeri musicali sono assolutamente spassosi, il tono è perfetto: in questo senso, mentre King Richard e Gareth rubano senza dubbio la scena ai 'veri' protagonisti in ogni passaggio parlato, la meravogliosa relazione musicale tra Galavant e i suoi compagni è il più alto punto di forza della serie.
Il finale.
Il finale è... gli sceneggiatori hanno scelto di giocare l'ultimo episodio lasciando un finale aperto, buttando in aria una quantità di cliffhanger e, in questo episodio in effetti ci sono, una serie di riferimenti meta narrativi sul fatto che, essendo una serie chiaramente condannata, probabilmente non ci sarà mai un seguito.
Capisco che l'idea sia quella di spingere i fan ad alzare la voce, a comprare il dvd e tutto il resto... queste cose però non funzionano (quasi) mai. Un vero finale sarebbe stato molto meglio.
Finisco: è un periodo che non guardo serie, né cartoni né telefilm. Ho cartoni e telefilm di qualità da guardare, nessuno riesce a convincermi a stare davanti al computer a farlo.
Solo Galavant.