A Walk Among the Tombstones: un film lento senza contenuti spaziali e riflessioni di profondità abissale, è solo un film lento. Noioso. Liam Neeson fotocopia se stesso per l'ennesima volta in questo film diretto esordio da Scott Frank, sceneggiatore di un sacco di schifezze.
Come sempre più spesso succede, questo film è l'adattamento di un romanzo; il romanzo scelto è il numero x all'interno di una serie, non il primo, non l'ultimo: un romanzo a cazzo pescato all'interno di una serie gialla.
Offende la mia psiche.
Nello specifico: A Walk Among the Tombstones è il decimo (decimo!) libro nella serie con protagonista il detective Matthew Scudder, scritta da Lawrence Block. La serie conta 18 libri, l'ultimo uscito nel 2011.
Il buon Matthew è un detective privato senza licenza, ex-poliziotto alcolista ritiratosi dopo il solito incidente.
Il libro è dei primi anni '90, la storia era vecchia già allora. Oggi è antiquata.
Leggiucchiando la storia generale della serie, la sceneggiatura del film rimescola eventi da altri libri: Matthew non lavora per clienti normali, solitamente viene assunto da persone ai margini della legalità, persone moralmente grige che meritano comunque giustizia o qualcosa del genere.
Nel film viene assunto da uno spacciatore di droga per scoprire i killer della moglie.
Bla bla bla, noia noia noia. Ci sono un paio di scene alla Taken (Liam Neeson spietato), il resto è un noir pulpeggiante senza troppa voglia e poca originalità.