Andrew Zimmern's Bizarre World of Food - Brains, Bugs & Blood Sausage (Id, 2011*): Andrew Zimmern è il simpatico chef/esperto di cibo, leggermente sovrappeso e calvo, che conduce quella trasmissione chiamata (in Italia) 'Orrori da Gustare'.
Prima di tutto una nota sul libro in sé.
E' pubblicato da Randomhouse all'interno di una delle sue collane per ragazzi, nei credits viene dichiarato essere 'basato' sul libro di Zimmern del 2009 'The Bizarre Truth'. Ho guardato un po' in rete e non riesco a capire esattamente quali differenze ci siano tra i due libri: se questa sia un'espansione/riedizione o una versione con foto per i ragazzini... boh.
Ciò detto.
La trasmissione mi piace molto, il format è quello classico del cuoco-viaggiatore che va in giro per posti esotici a mangiare come i locali, e Zimmer è il migliore tra quelli arrivati recentemente in Italia.
Il gimmick è la specializzazione in cibi apparentemente disgustosi: ogni paese, anche i più insospettabili hanno i propri; è un corso avanzato in relativismo culturale, estremamente godibile.
Il libro è un po' un'altra cosa. Il mezzo televisivo è più adatto al racconto del cibo, il libro è in tutto e per tutto un racconto di viaggi.
Zimmern fa un gran parlare della differenza tra Traveler e Tourist, il secondo non intrisecamente malvagio ma incapace di apprezzare i luoghi visitato come il vero Viaggiatore.
...a proposito della serie tv: ogni capitolo del libro racconta un episodio della serie, ed è molto divertente specialmente nei passaggi dove descrive la complicata preparazione delle riprese e l'organizzazione delle escursioni.
Ogni capitolo è anche arricchito da vari box informativi con nozioni più o meno inutili: Zimmern è un dipendente del Travel Channel, i box informativi sono necessari.
A chiudere il tutto c'è una specie di sezione 'faq' dove Zimmern risponde a classiche domande tipo 'che sapore abbia una tarantola', o altre più strane per noi (ma non per un americano) come 'che sapore abbia il fegato d'oca'.
E' un libricino veloce da leggere, a tratti divertente, frequentemente interessante, ma non appetibile quanto gli episodi televisivi.