Seven Souls in the Skull Castle (Dokuro): questa è una cosa strana anche per i miei standard.
Non ho potuto eseguire una ricerca particolarmente approfondita, mi scuso dovessero esserci delle inesattezze.
Gekidan Shinkansen è una troupe teatrale con base a Tokyo, secondo Japan Times è (oggi) il terzo gruppo teatrale più importante/di successo del Giappone.
Geki X Cine è il loro modo di fare teatro, gli americani lo definiscono 'filmed live on stage': sempre secondo Japan Times (tanto vale linkare l'articolo), geki significa 'stage', nel senso di teatro, ma anche 'eccesso'. In pratica sono spettacoli teatrali ripresi con tecniche cinematografiche.
Spiego meglio: non si tratta di spettacoli teatrali ripresi da un paio di telecamere televisive, non è il concerto dal vivo ripreso per fare il dvd del concerto dal vivo; è un concerto staged per il videoclip musicale del rocker che vuole fare finta di essere ripreso durante un concerto dal vivo. Chiaro?
Non è uno spettacolo teatrale realizzato in teatro davanti a un pubblico con un paio di telecamere in fondo alla sala a riprendere quella che si spera essere la migliore delle messe in scena del tour, è un film cinematografico realizzato come fosse uno spettacolo teatrale.
Mi viene in mente Dogville di Lars Von Trier, ma non è proprio la stessa cosa.
Gli amici di Shinkansen pare si definiscano kabuki moderni, perché presentano materiale a tema squisitamente locale/nazionale, ma il modo in cui viene presentato, quel 'eccesso' nel gioco di parole li fa essere discussi e discutibili su tale appartenenza al mondo drammatico classico giapponese.
Allo stesso modo in cui, altro esempio musicale, il punk dei Sex Pistols sia sempre rock ma di certo non il rock dei Beatles.
Seven Souls in the Skull Castle dovrebbe essere il loro primo spettacolo, realizzato per la prima volta nel 1990, rimesso in scena con cast diversi diverse volte negli anni: in alcuni casi, infatti, il titolo viene seguito da un identificativo come 'ver. red' o 'ver. blu' (versione rossa e versione blu).
Questa versione, quella vista da me, dovrebbe essere l'ultima realizzata nel 2013 con Shun Oguri nel ruolo del protagonista, versione portata in occidente da Ytinifni (Infinity al contrario, dovrebbe essere una società di produzione cinematografica)... quando dico 'portata in occidente' intendo dire che ci hanno schiaffato sopra dei sottotitoli inglesi e hanno fatto girare il film in festival etc.
E' difficile descriverlo.
'Bellissimo' è un buon modo per cominciare.
Parto dalla storia: 8 anni dopo la morte di Oda Nobunaga, il Giappone è nello stato che spero a questo punto sappiate. Diversi famosi personaggi del tempo si muovo in scena, sotto mentite spoglie quindi non li indicherò singolarmente, coinvolti nella guerra tra le forze unificanti Toyotomi e le ultime sacche di resistenza. Nel Kanto, una di queste sacche di resistenza prende la forma di un autonominatosi erede di Oda, un uomo protetto da un'impenetrabile armatura vagamente corviforme, accompagnato da generali e truppe scelte, asserragliato nell'imprendibile Skull Castle.
Vicino allo Skull Castle sorge un villaggio, villaggio che è in realtà un unico grande bordello gestito da donne libere ed emancipate che, pur prostituendosi, lo fanno solo con persone scelte.
Il villaggio è protetto da un super samurai, nel villaggio arrivano un paio di samurai viandanti, nel villaggio abitano un gruppetto di pseudo kabukimono, il capo di questi è chiaramente ispirato a un celebre personaggio di Kurosawa; molte donne del villaggio hanno ruoli di primo piano nella storia.
Tutti questi personaggi, di cui non dirò i nomi come detto, si troveranno a combattere/parteggiare per lo Skull Castle (che è cmq generalmente malvagio) per Toyotomi (che è cmq generalmente odiato) o per la brava gente del villaggio.
Si tratta di un film, quindi ci sono riprese in primo piano, effetti drammatici come lo slow motion; ma si tratta anche di teatro, quindi vediamo gli attori montare/smontare i set durante alcune pause musicali... e c'è persino la drammaticissima macchina del vento per muovere i lunghi capelli dei protagonisti durante le scene più epiche.
Il tono... il tono è lo stesso eclettico che abbiamo visto parlando di altre forme d'intrattenimento: ci sono scenette comiche vere e proprie, balletti assolutamente insensati e personaggi utilizzati esclusivamente con finalità demenziali; allo stesso tempo ci sono combattimenti sanguinari con una gran quantità di morti, tradimenti e violenza crudele.
Lo spettacolo è stato scritto da Kazuki Nakashima, se il nome vi suona noto trattasi dello sceneggiatore di Gurren Lagann e il recentissimo (incomprensibile) successone Kill la Kill.
Il regista si chiama Hidenori Inoue ed è il fondatore della troupe, fa teatro: non mi pare di averlo altrimenti già incontrato.
Gli attori principali di questa versione sono il già citato Shun Oguri e altri volti circa noti (ma ricercati, non pop idol) come Mirai Moriyama e Taichi Saotome... quest'ultimo ha lavorato con Kitano, tanto per dire.
Assolutamente meraviglioso, originale e incredibile è... bellissimo e guardatelo: è straordinariamente giapponese in tutte le più positive delle accezioni.