Il Mondo di Zeta (Id, 2010): parto con una spiegazione personale.
Mi è bastato un attimo per ritrovare online il vecchio blog di Dei o Demoni di quello che oggi si fa chiamare (collettivo) Shingo Tamai: per molti anni è stato uno dei miei siti preferiti e il link è ancora ordinatamente contenuto nella cartella 'varie' dei miei preferiti, ancora oggi in attesa di essere piazzata nella cartella 'rpg' o in quella 'anime'.
Una volta ce n'erano diversi di siti come quello, dove appassionati di giochi di ruolo trascrivevano in forma di racconto le proprie campagne di gioco. Molti erano naturalmente dedicati a giochi di ruolo 'classici', altri no.
Il Mondo di Zeta è un romanzo originale scritto con spunti presi dalle campagne di gioco di quegli ex-ragazzi che, a suo tempo, si impegnarono in un gioco di ruolo ambientato nel mondo di Go Nagai (semplificando).
Come mai lo leggo solo oggi? Il Mondo di Zeta godette di genuino entusiasmo e interesse, nonché di una piccola ma ben mirata campagna pubblicitaria; non si può dire altrettanto del suo circuito distributivo: essendomi auto-bannato da fumetterie e non acquistando libri italiani al di fuori della libreria sotto casa (i cui fornitori non l'hanno avuto fino a pochi giorni fa), solo pochi giorni fa sono riuscito finalmente a comprarlo. Il mio amico libraio è molto bravo, gli ordini vengono evasi anche dopo anni.
NOTA: certo lo saprete ma... Shingo Tamai è il nome del protagonista di 'Arrivano i Superboys' (Akakichi no Eleven), il cartone di calcio tratto dal manga di Ikki Kajiwara, già autore di Rocky Joe e, naturalmente per il più importante, Tommy la Stella dei Giants.
NOTA2: nonostante io sia tutta la vita per i super robot contro i real robot, ogni volta che leggo o penso 'Il Mondo di Zeta' mi salta in mente il ritornello di Toki wo Koete, l'opening di Z-Gundam cantata da Mami Ayukawa... in particolare la versione dal live dei Super Robot Spirits.
Tutto ciò detto.
Il libro si legge male: è scritto male e la storia è stupida, c'è poco da aggiungere.
E' un pastiche di roba presa a caso da varie opere di Nagai, con personaggi dai nomi noti reinterpretati e infilati a forza in ruoli assolutamente insensati: protagonisti della serie sono Koji Kabuto e Mazinger, un giovane Daisuke ignaro delle proprie origini, il Dr. Hell e i suoi comandanti.
Il setting è moderno con maldestri tentativi di attualizzare il contesto della guerra tra robot e mostri, darle un 'senso logico' tirando in ballo politica estera, super potenze straniere e la sofferenza delle popolazioni vittime degli scontri.
C'è un'idea iniziale ottima, il sogno bagnato di tanti della mia generazione: un romanzo su Mazinga, Goldrake e il Getter Robot, il Grande Mazinga e tutti gli altri; la realizzazione non arriva a mediocre.
Faccio una precisazione: durante i giorni della campagna pubblicitaria, estratti del libro erano stati resi disponibili alla lettura pubblica. Sapevo quindi cosa sarei andato a leggere, non si tratta di fare i fighetti e volere della speculative fiction letteraria. Il problema è un altro: è scritto così male, la sceneggiatura è così stupida, che non si riesce ad apprezzare il fan service.
NOTA3: devo per forza di cose scrivere 'fan-fiction'.
NOTA4: non sapevo ma è uscito un secondo libro dedicato a Jeeg Robot... 'uscito' è una parola grossa, la distribuzione di questo secondo romanzo sembra essere stata ancora più insignificante del precedente. In ogni caso, uno è stato abbastanza.