Million Dollar Arm: produzione Disney tratta da una storia con protagonista il tizi di Mad Men.
Mad Men non l'ho mai guardato.
Un agente sportivo alla canna del gas tenta un ultimo attacco al successo, si fa dare un po' di soldi e parte per l'India, mette in piedi un carrozzone di reality show per trovare tra i giovani indiani il primo lanciatore professionista di MLB.
Non è esattamente un film sportivo, anche se potremmo equipararlo a produzioni liminari come Moneyball e Draft Day: film d'ambiente sportivo con poco sport giocato.
L'agente è, ovviamente, carismatico e simpatico (altrimenti non potrebbe lavorare), assolutamente spietato e dedito al denaro (altrimenti avrebbe fatto un altro lavoro): il reality funziona e se ne torna negli USA con due giovani indiani campagnoli.
Il resto del film è una tirata pallosissima sullo shock culturale dei due indiani, e sul fatto che il loro stile di vita lento e pieno di valori sia molto migliore di quello dell'adoratore del capitalismo.
Non fatevi ingannare da chi lo definisce un dramma, non lo è: è una commedia, c'è il lietissimo fine e tanti siparietti comici.
Diventa un dramma se pensate a ciò che non viene raccontato nel film, l'epilogo: i due lanciatori otterranno il successo sperato diventando parte dei Pirates, uno di loro non finirà neppure una stagione prima di essere rispedito in India, l'altro soccomberà agli infortuni.... infortuni assolutamente non casuali: un atleta improvvisato costretto alla vita dell'atleta professionista può solo farsi male.
La storia raccontata dalla Disney è buona e ammicca platealmente a Million Dollar Baby, la storia vera è molto più triste e dimostra come, alla fine, sia stato il capitalismo a vincere e non il buon cuore dell'India.
Tutto ciò detto, è una commedia carina.