Lesson of the Evil (Aku no Kyouten): recuperato lo slasher del 2012 firmato Takashi Miike.
Tratto dall'omonimo, non tradotto in inglese, romanzo di Yusuke Kishi (di cui però esiste un romanzo tradotto in inglese, The Crimson Labyrinth).
Insegnante di inglese in scuola giapponese, bello e carismatico tutte le giovani sono innamorate di lui, tutti i ragazzi vorrebbero essere lui, i colleghi lo rispettano e stimano: è un serial killer sociopatico.
La prima ora di film è una palla e succede molto poco, vediamo l'insegnante mettere in piedi qualche piano diabolico ma niente di più; la seconda metà è invece una lunghissima, eterna e noiosa, scena di massacro.
Considerando l'argomento, non stupisce che il film abbia suscitato polemiche specialmente in occidente: storie di massacri a scuola non sono un tema che piace ricordare o scherzare... Miike è certamente autore a cui piaccia risultare controverso, scioccare e stupire: qui però c'è solo della gran noia.
Il protagonista è interpretato da Hideaki Ito, già visto con Miike in Sukiyaki Western Django: non memorabile, troppo sopra le righe e inconsistente, un'interpretazione della sociopatia con buchi enormi e contraddizioni.
Non è Battle Royale, è un film scemo dove muoiono in un sacco ma in modo banale.
Miike non ha compreso che a fare lo slasher non è il body count ma il modo in cui le vittime vengono uccise: l'insegnante ucciderà in mezz'ora più gente che Freddy, Jason, Leatherface e tutti gli altri messi insieme, ma lo fa senza stile, senza un gimmick significativo.
Il finale recita 'to be continued' ma dovrebbe essere stato un insuccesso sufficientemente conclamato da garantire non accada.