How to Train Your Dragon 2: lenta ovazione in piedi per Dreamworks. Primo: ha realizzato un seguito al pari, se non migliore, del già straordinario primo film; secondo: nonostante il grande successo del primo film, ha atteso ben quattro anni prima di far uscire il seguito, con tanto di ritardi e rimandi, senza affrettarsi a fare gattini ciechi; terzo: nonostante il grande successo del primo film, ha mantenuto tutto l'apparato produttivo del primo, senza risparmiare.
Dead DeBlois non è ancora un nome ricordabile ma, dovrebbe, lo sarà: tra Lilo & Stitch e la (ora) trilogia di How to Train Your Dragon, è da solo autore di due dei franchise di maggiore successo nell'animazione contemporanea. Di successo e belli.
Cinque anni dopo, Hiccup e i suoi amici sono il nerbo del villaggio di Berk.
Hiccup e Astrid sono in una relazione seria. RELAZIONE SERIA in un film d'animazione americano. Non ci sono più taboo.
Hiccup è anche prossimo a diventare il nuovo capo, suo padre vuole ritirarsi: Hiccup non vuole la responsabilità, vuole essere libero e volare con il suo drago. Durante uno di questi voli ritrova la madre scomparsa da 20 anni.
...a voler criticare la sceneggiatura, le 'cose' succedono un po' troppo in fretta, al limite dell'assurdo; senza criticare la sceneggiatura: ci sarebbero voluti due film per raccontare meglio questa storia.
Preparatevi a un altro shock.
Il padre di Hiccup è simbolo di autorità e responsabilità, un Uomo maiuscolo in ogni suo aspetto; la madre di Hiccup rappresenta l'estremo opposto: una donna che ha abbandonato la famiglia per stare con i suoi cani, che prova rimorso e rimpianto ma non ne ha provato abbastanza da tornare.
Lasciate perdere la logica, è il quadro espressivo a contare: Hiccup è il frutto di questi due individui opposti, combattuto tra le tensioni che lo vogliono assomigliare a entrambi, senza voler diventare né l'uno né l'altra.
Sempre lasciando da parte la logica del setting, è una delle più adulte rappresentazioni di crescita e maturazione mai presentata in un cartone animato americano.
How to Train Your Dragon 2, diversamente dal primo, è in tutto e per tutto un film d'animazione NON per tutti, destinato e mirato agli stessi Young Adult che l'industria libraria ha scoperto e coltivato per anni.
Prendete ancora il personaggio di Hiccup, provate a ricordare quando (in un film d'animazione) abbiate visto un eroe fatto e finito come protagonista, fin dall'inizio del film. Hiccup è il migliore dragon rider, è un combattente esperto, ha idee molto chiare su cosa fare, ha una relazione stabile con una ragazza e lo dimostra con affetto. E' l'eroe della storia, naturalmente, ma è anche già un eroe all'inizio del film, e lo rimane senza dubbi fino alla fine.
Nella maggior parte dei film d'animazione, il protagonista fa una cazzata a inizio film e trascorre il resto a risolverla, imparando lungo il percorso una qualche lezione.
Qui, rivolgendosi in modo così preciso e palese a un pubblico non più bisognoso di insegnamenti morali, la storia può effettivamente ed efficacemente raccontare una storia.
Visivamente potrebbe essere meglio.
Siamo abituati, da Pixar più che altro, a vedere salti avanti tecnici impressionanti da un film all'altro.
A dirla tutta, già dagli ultimi Shrek, Dreamworks ha dimostrato di non aver interesse a spingere più di tanto sull'animazione, 'accontentandosi' di aver raggiunto un livello di qualità certamente gradevole e funzionale, senza voler a tutti i costi mostrare di avere gli animatori migliori.
Il doppiaggio è questione di gusti, io non sopporto Baruchel e trovo quindi fastidiosa quasi tutta la sua interpretazione; gli altri sonon tutti perfetti, gli altri non sono il protagonista però.
Sono combattuto.
Terzo film previsto per il 2017