Emperor of Thorns (Id, 2013): letto d'un fiato anche questo, terzo (e ultimo) consecutivo. Non molto altro da aggiungere alla voce 'consiglio per gli acquisti'.
Il secondo della trilogia rimane il migliore, questo terzo è stato un libro irritante: a metà circa ero convinto fosse il peggiore, convinzione ribalta dalla seconda metà e dal finale.
Avevamo lasciato Jorg vittorioso contro l'armata del prediletto al titolo di Imperatore, lo ritroviamo meno di un anno dopo, Re di 7 nazioni, prossimo a diventare padre, prossimo ad attendere al grande Congresso dei 100 per l'elezione del prossimo Imperatore.
La struttura narrativa di questo terzo libro è leggermente diversa da quella dei precedenti: continuano a esserci le due linee temporali 'presente' e 'passato', ma il passato non è '4 anni prima' bensì 5; di fatto la linea passata di questo terzo libro riprende e svolge ulteriormente la linea passata del secondo libro, Jorg in viaggio per il Broken Empire a imparare e farsi alleati. Altra differenza rispetto al passato è la presenza di un 'comprimario': Jorg non è più l'unica voce narrante, ci sono alcuni capitoli dedicati a Chella.
Chella dovrebbe fornire insight verso il Dead King e lo schieramento avversario, gli occhi del lettore nello svelare l'identità segreta del Dead King.
Sfortunatamente l'identità segreta del Dead King era sufficientemente facile da indovinare già nel libro precedente, per il semplice fatto di averla troppo platealmente nascosta, l'autore ha finito per rivelarla anzitempo.
Abbiamo quindi un libro narrativamente diviso in 3 parti diseguali: la parte di Chella è 'inutile' perché la sorpresa è troppo facile da intuire, la parte nel passato è 'deludente' perché Lawrence sembra aver dedicato troppo del suo libro finale a fare world building in questa Europa post-post-qualcosa... il contenuto di questa parte avrebbe potuto essere spalmata nei libri precedenti, o espansa e utilizzata per un terzo libro di una quadrilogia.
Avendo fatto guerra nel secondo, in questo terzo non ci sono vere battaglie. Il libro esplode con forza nel finale, i 100 sono radunati a Congresso e Jorg fa il super badass, poi c'è lo 'scontro finale' con il Dead King e un finale che... è un bel finale, non razionalmente bello ma bello per il significato.
Avrebbe potuto essere più solido e logico, avrebbe potuto essere tante cose diverse ma, alla fine, trovo sia stato perfettamente in linea con la caratterizzazione di Jorg.
Lawrence ha scritto Jorg per essere l'antieroe più negativo possibile, è solo giusto che il finale sia... così.
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Jorg si sacrifica, una redenzione martirica per correggere i peccati originali e salvare non solo l'Impero ma lo spirito e l'anima del popolo. Jorg si sacrifica, letteralmente, per salvare il fratello e con lui il mondo.
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Questa trilogia di Lawrence ha ogni diritto per stare là in alto con i più blasonati nomi del fantasy contemporaneo, nulla da invidiare ad Abercrombie o Martin: personaggi squisitamente caratterizzati, ottimo finale, bel setting, approfondito in ogni aspetto, una lettura soddisfacente per il cuore e la mente.
NOTA: Mark Lawrence ha di recente pubblicato un altro libro 'Prince of Fools' ambientato nel Broken Empire, una storia parallela a quella di Jorg (non un sequel). Lo leggerò più avanti.
Tra pochi giorni uscirà il terzo e ultimo libro, finalmente, di A Land Fit for Heroes di Morgan.