Haikyu!! (Haikyu!!): lo si trova anche scritto haikyuu con due 'u' alla fine. Dovrebbe essere la parola giapponese per dire volleyball, ma dalla breve ricerca che ho fatto potrebbe offrire anche qualche significato particolare... high kyuu, spesso abbreviato HQ. Il mio interesse per il nome finisce qui.
25 episodi che adattano i primi 71 capitoli dell'omonimo manga ancora in corso scritto e disegnato da Haruichi Furudate, ora che scrivo non lo sto leggendo, potrei iniziare a farlo.
Ci sono varie cose da dire qui, la principale però è molto semplice: BEST SPORT ANIME EVER!
Magari 'ever' è eccessivo ma certamente è uno dei migliori anime sportivi di sempre.
E' un produzione Production IG, probabilmente una delle migliori produzioni che abbiano mai realizzato, parlo solo dell'aspetto tecnico per il momento, e sicuramente la migliore degli ultimi anni: è una serie che rimette Production IG al vertice dell'animazione giapponese per capacità produttiva nel campo delle serie televisive.
Quale che sia il vostro interesse verso la pallavolo o gli anime sportivi scolastici in genere, Haikyu è comunque uno delle serie animate televisive più belle mai prodotte.
In tutti i suoi 25 episodi sono rarissimi i casi dove sia evidente un risparmio sull'animazione, sul dettaglio dei disegni, o dove sia realmente percepibile l'intervento di intercalatori affrettati. Quasi nessuno.
E' diretto da Susumu Mitsunaka, esordiente nel ruolo di capo regista: non ho letto il manga, non posso ora dire se la qualità delle scene dipenda dal materiale originale o siano creazioni del regista, quale che sia, Mitsunaka ha il merito imperituro di avermi regalato una quantità spropositata delle più emozionanti scene sportive io abbia mai visto. Il livello di epicità degli scontri è pari al livello, finora irraggiungibile, di Hajime no Ippo.
Ecco, Haikyu è bello quanto Hajime no Ippo e... beh, Hajime no Ippo è uno degli anime più belli dello spazio.
La sceneggiatura è di Taku Kishimoto, è quello di Silver Spoon.
I dialoghi e lo svolgimento della storia, sempre a prescindere dal materiale originale, sono squisiti: non è solo merito del regista se ogni episodio, anche quelli interlocutori tra le partite, risultino godibili, fantastici, pieni di quel magnifico carisma da sport scolastico che solo i giapponesi riescono ad avere alla pari con gli americani.
Il character desing, in questo tripudio di sontuosità, è ORIGINALE.
Guarda cinque minuti di Haikyu e vedrete volti e corpi disegnati in modo unico, pieno di personalità e così visibilmente diversi dallo stile giapponese imperante da essere, per sé, motivo di primato e onore. Il character è firmato da Takashiro Kishida... non vedevo il suo nome da tempo, dopo averlo letto mi è passato lo stupore per l'originalità visiva di Haikyu, è il normale frutto del genio indipendente che curò Serial Experiment Lain, Macross Zero e, soprattutto, Noein.
Parlare di trama è inutile: ci sono ragazzetti del primo anno, ragazzi del secondo e i quasi uomini fatti del terzo anno che giocano insieme a pallavolo in una scuola un tempo famosa, adesso decaduta; voglia di vincere a mille, determinazione, sacrificio e talento, altra voglia di vincere che di quella non c'è n'è mai abbastanza, altra determinazione.
Uno degli aspetti più riusciti di Haikyu, aldilà dell'essere bellissima da guardare, è il perfetto bilanciamento tra l'agonismo impossibile degli anime sportivi classici, un gusto strepitoso per le scene a effetto, e una rarissima forma di umorismo realmente comico. Umorismo comico, non demenziale, non pervertito, così poco giapponese mainstream da essere inaudito.
Haikyu ha una scrittura eccellente, una realizzazione tecnica impareggiabile, il tutto squisitamente armonizzato e bilanciato.