Bushido Man: film indipendente giapponese d'arti marziali e cibo. Toramaru è un giovane esperto di arti marziali impegnato a imparare la 'cosmic way' (secondo i sottotitoli) o mugen-ga-ryu (secondo i testi di presentazione), ovvero diventare un maestro di ogni arte marziale.
Dopo un anno in viaggio per il Giappone, Toramaru torna a rapporto dal suo maestro e gli racconta dei sei combattenti affrontati durante il pellegrinaggio.
La filosofia di Toramaru e del suo maestro prevede che, per conoscre il proprio avversario, sia prima necessario mangiare il suo cibo: prima di ogni scontro, quindi, Toramaru passa un po' di tempo nel più vicino ristorante a sbaffare allegramente.
Gli scontri, in ordine, sono contro un maestro di kung-fu (mantide), un maestro di bo, uno di nunchaku, uno spadaccino (katana) cieco, uno yakuza maestro di coltello, e un giapponese appassionato di cowboy americani e armato di pistola.
E' un film bizzarro e particolare: Toramaru cambia 'leggermente' prima di ogni scontro (o dopo ogni scontro)... barba, no barba, capelli lunghi, capelli corti, kimono militare, kimono nero, etc etc; Toramaru all'inizio è serissimo e non parla mai, poi comincia a parlare e ha una vocina volontariamente ridicola e molto poco in linea con il suo aspetto e comportamento; i nemici di Toramaru sono sempre più assurdi e verso la fine scivolano oltre il muro della fantascienza con armi alla Deadshot (personaggio di quella casa editrice dimenticata da DIO) e cyborg.
Prima della fine del film c'è ancora tempo per un ultimo combattimento condito di splatter.
L'unica cosa vista da me dello stesso regista, Takanori Tsujimoto, è il suo spezzone all'interno della raccolta di cortometraggi 'KILL'.
Il protagonista, invece, è Mitsuki Koa, volto non esattamente noto ma attore secondario in tanti film.
I combattimenti non sono male, alcuni sono anzi molto belli.. per un film giapponese contemporaneo: niente a che spartire con i massimi esperti di altro oriente, e certamente non le migliori spadate mai viste in Giappone. Il meglio è lo scontro a coltelli e quello con il bo, il resto è di buona qualità ma non memorabile.
Non c'è molto altro, zero trama, breve durata: sette combattimenti, uno in fila all'altro separati da un po' di cibo.