Polynia (Id, 2014): racconto breve Tor Original scritto da China Mieville. Un (una?) polynia, non mi risulta esista una parola italiana equivalente, è un'area d'acqua marina non ghiacciata all'interno di un'area d'acqua ghiacciata, un lago nel pack.
Presente Laputa e tutti quei cartoni/film/libri/altro con rocce antigravitazionali che galleggiano in aria come continenti, castelli... o solo grosse rocce?
Iceberg fluttuanti apparsi dal nulla nei cieli sopra Londra.
Tali e quali ai normali iceberg intorno al polo nord, solo voltanti e sopra Londra.
Ragazzini eccitati e adulti preoccupati guardano dal basso, scienziati e militari in spedizioni per esplorare le masse e svelare i segreti, gruppi indipendenti di esploratori/x-gamer e thrill seeker decisi a scoprire se il governo nasconde qualcosa.
Non è il Mieville difficile e interessante da leggere delle sue produzioni linguisticamente più sofisticate, qui siamo sul versante più popolare e young oriented della sua scrittura: c'è meno stupore e meno intensità, ma la precisione e la cura, e la pulizia e la perfetta chiarezza compensano ampiamente.
E' uno squisito pezzo di prosa, gratuitamente sul sito di Tor (link al titolo).
Ha l'aspetto di quei brani intesi per essere ripresi e allargati: ci sono riferimenti ad altri 'eventi' particolari come crescite spontanee e inarrestabili di coralli sulla facciata del parlamento europeo, ci sono mini epiloghi ma un finale decisamente tronco e sospeso.
Ricorderete, solo un brevissimo cenno per non rischiare una ricaduta, come Mieville sia stato impegnato tutto l'anno passato e parte del 2012 con un certo fumetto per un certo editore il cui nome non può più essere scritto qui sul blog. Due anni da Railsea, decisamente il più debole dei suoi romanzi, sono il più lungo periodo senza nuove pubblicazioni da molto tempo per l'autore.
...c'è qualche altro racconto breve che mi sono perso.
Non dispiacerebbe certo vedere l'idea di Polynia trasformarsmi in una più vasta narrazione, sarebbe anche ora.