Fangs of Darkness - Vengeance (shin gokinzo yaburi): cominciamo dal titolo. Fangs of Darkness è la traduzione inglese del nom de guerre del protagonista (yami no kiba?), divenuto titolo internazionale; il titolo originale rimanda a un meno celebre film di Teruo Ishi, Gokinzo Yaburi (The Shogun's Vault), collocandosi come suo seguito/reboot. 'Shin' non c'è bisogno, ma 'Gokinzo Yaburi' mi causa qualche difficoltà di traduzione: se gli strumenti messi a mia disposizione dal Sommo Google sono corretti, credo si parli di 'oro' e di 'crimine' e che la traduzione più sensata sia un titolo non ufficiale che si trova online, Robbing the Shogun's Gold.
Tutto ciò detto, Tomisaburo Wakayama in un film del 1982 diretto da Yoshiyuki Kuroda: collaborazione già avvenuta una decina d'anni prima per l'ultimo film di Lone Wolf e Cub.
Il nostro eroe è Ichibei, ninja perduto, figlio di un padre che venne tradito e ucciso dallo shogunato, in missione vendicativa contro il governo nei panni di Fangs of Darkness, il più figo e imprendibile ladro di tutti.
Diciamolo subito, Ichibei è così stealth da far arrossire d'imbarazzo e inferiorità Solid Snake: in una scena subito all'inizio, per intrufolarsi nella casa di un tale, passa attraverso un minuscolo buco dislocandosi le spalle e strisciando come un serpente!! In un'altra scena adopera il magico e classicissimo aquilone gigante tipico dei veri ninja, in un'altra ancora nuota sottoterra come solo i più veri ninja.
E' ovviamente un maestro con il coltello ma, dovendo, è in grado di massacrare decine di uomini utilizzando due, 2, DUE katana alla volta... non una katana e una wakizashi, DUE KATANA... neppure Musashi Miyamoto poteva tanto.
Lo stile è classico del periodo, meno exploitation e meno sangue, niente nudi: un film quasi per famglie rispetto ai precedenti. Non è un difetto, consente anzi una maggiore attenzione a trama e coreografie marziali: Wakayama è impegnato in un personaggio molto più vivace ed espressivo del solito, con molti risvolti e cambi d'umore, debolezze caratteriali (minime) e super onnipotenza guerriera.
E' un gran film.
C'è una curiosa colonna sonora da pop anni '80, bizzarra a dir poco.