Chaika the Coffin Princess (Hitsugi no Chaika): altra serie in 12 episodi, questa volta dichiaratamente una 'stagione 1' il cui seguito andrà in onda a partire dal prossimo autunno, ancora tratta da una serie di light novel, questa volta di Ichiro Sasaki, già celebre autore di Strait Jacket e varie altre serie di libri poi diventate manga/anime.
E' prodotta da Bones ed è una delusione.
I primi episodi erano stati molto divertenti, pieni d'azione e con un paio di personaggi interessanti: un setting banale e una protagonista ancora più banale, ma con diversi contorni capaci di dar loro un senso.
Sfortunatamente, come sempre più spesso accade con le produzioni Bones (un tempo sinonimo assoluto di qualità tecnica), dopo pochi episodi il livello dell'animazione, del character e dei dettagli è volgarmente crollato. Si aggiunga a questo la perdita di rotta della sceneggiatura, l'introduzione di elementi comici e sentimentali accessori troppo numerosi e inconsistenti: il cartone è pressocché rovinato.
Si capisce, si intuisce, che nella serie di romanzi ci sia una pluralità di voci e storie intrecciate: in un cartone di 12 episodi non è possibile ottenere quello stesso effetto, provarci è stato idiota; in una serie di 12 episodi, inoltre, è inaccettabile una così vasta differenza qualitativa tra i primi e gli ultimi episodi.
Nessun nome di rilievo o che valga la pena sottolineare nella produzione.
Storia: mondo fantasy senza fantasia, Chaika è una goth-maid-princess che va in giro con una bara in spalla. La bara contiene il suo fucile da cecchino magico (la magia in questo mondo funziona per mezzo di strumenti tecnologici.. un po' come in Mahouka) e alcune parti del corpo del suo defunto padre.
Ora, non starò a citare Django (l'originale) o Gungrave... il padre di Chaika era un super imperatore-stregone super sborone contro cui venne combattuta una super-guerra tutti contro di lui: il tipico (apparentemente) imperatore malvagio. Quando l'imperatore venne ucciso, i suoi resti vennero spartiti tra gli eroi artefici della sua sconfitta (i suoi resti, parti del corpo, sono artefatti magici potentissimi: un po' come i pezzi di Dracula in Castlevania). Chaika vuole rintracciarli e dare al padre degna sepoltura.
Chaika, lungo la strada, incontra una coppia di mercenari fratello-sorella, annoiati e depressi per la fine della guerra e il periodo di pace: addestrati fin dall'infanzia al combattimento, non vogliono altro che riportare la guerra nel mondo. Sono buoni personaggi con intenzioni discutibili.
Passa qualche episodio e scopriamo che Chaika potrebbe essere qualcosa di diverso: le mancano ricordi, in giro ci sono altre Chaika che sembrano suoi cloni leggermente diversi (ognuna di queste Chaika cerca i resti del padre, ognuna con una motivazione diversa)...
Vedete? I concept sono interessanti, i personaggi di contorno sono originali: c'erano persino dei mostri bellissimi e inaspettati, dei combattimenti molto ben coreografati e una simpatica routine fratello-sorella.
Primi episodi molto promettenti, seguiti dal disastro: combattimenti dimenticati, un fracco di nuovi personaggi inutili introdotti, ore di dialoghi inutili per raccontare particolari inutili di dettagli banali. Un disastro.
...un disastro mitigato con l'ultimo paio di episodi, anzi proprio l'ultimo.
Nel finale ritorna quella violenza non gratuita dei primi episodi, la pressione emotiva dietro i protagonisti e la possibilità che ci sia una storia da raccontare in questo cartone.
Seconda stagione, prossimo autunno.