Joe: Nicholas Cage e il suo parrucchino nel primo ruolo drammatico... no, scusate: rifaccio. Nicholas Cage è un famoso attore di film d'azione, un action star sulla strada del declino che annovera tra i suoi maggiori successi due film di Ghost Rider e lo straordinario Drive Angry... ok, non riesco a cominciare serio. Il senso è questo: Nicholas Cage in un ruolo drammatico che fa ricordare com'era Nicholas Cage prima di diventare la macchietta dei film d'azione degli ultimi 15 anni della sua carriera.
Nell 1999, Cace era in 8mm; nel 2000/2002 era in Family Man, Il Mandolino del Cazzo e Windtalkers.
Questo è un film noioso e deprimente, Nicholas Cage recita bene e, dopo lo stupore per il parrucchino e per la recitazione, si può decidere se continuare a seguire la storia fino all'inevitabile o dargliela su perché, fin dall'inizio, è chiaro dove il film andrà a sbattere.
Joe è un ex-galeotto redento, ha una piccola impresa e dà lavoro a brava gente che lo rispetta. Fuma come una ciminera, beve un po', ogni tanto si fa una troia: nel contesto della desolata cittadina americana dove risiede, è un gentleman e un uomo per bene.
I città vive una famiglia di quelle tipo americane: lui, vecchio alcolizzato che picchia gli altri; lei, alcolizzata priva di vita che vive in una catapecchia; figlia femmina che non parla e vive in uno stato di rincoglionimento ingenuo; figlio maschio che vorrebbe di più, è bravo e un lavoratore e in un paio di minuti diventa il figlio che Joe avrebbe sempre voluto, e viceversa.
Dato il contesto e gli interpreti, c'è veramente solo un modo in cui tutto possa andare a finire, no?
Veniamo all'altra cosa interessante e imprevista del film, la prima è la recitazione di Cage: chi è il regista di questo deprimente ma ben fatto film drammaticissimo? David Gordon Green, il regista del super demenziale e ben fatto Your Highness.
Da oggi, quindi, essendo un regista capace di realizzare questi due film completamente opposti con la stessa qualità, David Green può aspirare al titolo di genio.