Space Pirate Captain Harlock (Uchū Kaizoku Captain Harlock): ...me l'ero dimenticato. Un paio di giorni fa TOEI ha rilasciato il secondo trailer per il film in CG dei Cavalieri dello Zodiaco e... oh, già. Sono subito andato a recuperarlo.
Icona mitica della mia generazione al pari di Goldrake (e dell'Uomo Tigre), il Capitano Harlock nel 2013 è stato oggetto di un film d'animazione giapponese distribuito anche in occidente. Per fare figo, da noi il film è persino passato a Venezia.
Sfortunatamente, il soggetto originale di Matsumoto non è stato rispettato e trattato con il dovuto amore come recentemente accaduto per il remake della Yamato; Harlock è finito invece nelle mani del boss della cg giapponese, Shinji Aramaki, diventato un po' l'equivalente nipponico di Besson.
...o il Mamoru Oshii dei poveri.
La sceneggiatura è scritta da Harutoshi Fukuji, autore dei romanzi di Gundam Unicorn: mi è improvvisamente passata la voglia di guardare gli OAV di Gundam Unicorn.
Character design di Yutaka Minowa, quello di Ninja Scroll, ma in CG sembra un qualunque stilista di Square pronto a clonare l'ennesimo Final Fantasy; mecha design di Atsushi Takeuchi, normalmente eroico, qui assai poco ispirato con un re-design dell'Arcadia particolarmente fastidioso e metallaro.
Ultimo nome da citare, il doppiatore di Harlock è Shun Oguri che vedremo (relativamente) presto nel ruolo di Lupin III.
Harlock è entrato in produzione nel 2010, la sua prima apparizione pubblica fu un concept trailer mostrato a un qualche festival, concept poi profondamente rivisto e modificato. TOEI pare abbia investito un 30 milioni di dollari nella sua realizzazione, il film è una merda ma il successo è stato grande, dando il via a un ben più largo stanziamento di 100 milioni di dollari per la realizzazione del prossimo Saint Seiya di cui sopra.
A questo punto c'è sempre l'imbarazzo se discutere o meno dell'aspetto tecnico di una produzione orientale in CG: i soldi che girano in giappone/cina/corea/altro sono ben diversi rispetto a quelli americani, guardare Harlock e pensare a un raffronto con Brave non sarebbe giusto. Si può tuttavia fare un paragone con altre produzioni analoghe giapponesi che, non essendo molte, vuol dire guardare agli Appleseed di Aramaki.
Passi avanti, animazione ancora troppo rigida, design cristallizzato e sempre uguale negli ultimi 20 anni.
NOTA: la cg delle animazioni dei videogiochi è generalmente migliore e molto più breve, anche qui i paragoni di budget non sono assimilabili.
Tutto ciò detto, il film si guarda eccome: il Capitano è figo, l'Arcadia è figa... avrebbero tutti potuto essere meglio ma non fanno schifo e, pur maraglio e poco originale, visivamente è bellino; il problema è la storia.
Dall'inizio alla fine è una delle peggio cagate, banali e abusate, che i giapponesi siano riusciti a mettere insieme per un film cinematografico: non stiamo parlando della solita serie televisiva modulare dove s'ingaggia una diversa idol per la protagonista ed è tutto risolto; questo è un film cinematografico con forti ambizioni di vendita all'estero, scritto e sceneggiato con il bignami.
Innanzitutto, Harlock sarà presente una mezzora complessiva su quasi due ore di film: il vero protagonista è il solito personaggio da videogioco, giovane e combattuto, che prima tradisce, poi salva, poi tradisce ancora, poi salva; seconda cosa, la trama è la solita pippa ecologica con i fiori, ma la cosa peggiore è che non ci provi neppure: si vede e si sente chiaramente la totale assenza di convinzione e il semplice ripetersi di cose già fatte, già dette.
Il design originale, quello dei personaggi, di Matsumoto è deviato allo scandalo: almeno in Yamato, pur ingrossando le tette e cedendo al fan service, era stata mantenuta una chiave di lettura leale, se non fedele; vedere il Tochiro di questo Harlock grida vendetta e condanna a una mezza dozzina d'inferni diversi tutti i criminali che hanno partecipato allo scempio.
Oh, sia chiaro: non è che la storia originale, o le storie originali, di Harlock sia un capolavoro ma, sempre guardando a Yamato 2199, è pienamente dimostrato come sia possibile conservare la semplicità di un concept datato aggiornandolo alla moderna sensibilità con successo.
I Cavalieri arriveranno tra qualche mese nelle sale giapponesi, sugli hdd occidentali non prima del 2015.
...si farà forse a tempo a vedere il live action di Cobra.