La Ragazza con l'Orecchino di Perla - Il Mito della Golden Age. Da Vermeer a Rembrandt capolavori dal Mauritshuis (8 Febbraio - 25 Maggio): è un po' il caso culturale del 2014, mi piace l'idea che esista un caso culturale nel 2014, e non solo a Bologna.
Gli Amici di Linea d'Ombra sono riusciti con un po' di pubblicità fatta a modo a rendere cool andare a vedere una mostra di dipinti di pittori fiamminghi, io non sono un esperto d'arte ma so bene quanto siano noiosi i pittori fiamminghi. Non avevo mai visto così tanta gente a vedere una mostra d'arte in Italia.
Mangiare con la cultura? Si può fare, se ne parla sempre, è ciò che l'Italia dovrebbe fare, arriva qualcuno che vuole e riesce a farlo, lo criticano, è ciò che l'Italia fa.
Detto questo veniamo alla mostra.
Pochi quadri, davvero pochi quadri: anche ascoltando l'audioguida si potrebbe vedere tutta la mostra in meno di un'ora... che diventa poco più di un'ora volendo anche guardare la mostra secondaria.
C'è una sala introduttiva, una dedicata ai paesaggi, una ai ritratti, una alle nature morte, poi c'è una sala solo per la Ragazza. Fine. 20-25 quadri? Non li ho contati ma direi non di più.
C'è un bel paesaggio boschivo, quadro grande, una bella suonatrice di violino, una merlettatrice, un fantastico cardellino: sono quelli che mi hanno colpito di più. C'è poi ovviamente il pezzo forte della mostra e mi sta bene che non la chiamino 'ragazza con il turbante', potrebbero anche chiamarla Scarlett Johansson: il successo ottenuto giustifica qualsiasi scelta. E' un quadro effettivamente molto bello, effettivamente molto diverso dagli altri e la breve spiega dell'audioguida lo fa apprezzare a dovere: si può restare a guardarlo per una decina di minuti senza imbarazzo.
Uscire, salire al piano di sopra e guardare la merda dei 25 quadri di artisti contemporanei ispirati a Vermeer.
Nel 2014, realizzare un quadro monocromo non è più fonte di controversia o provocazione, fa solo ridere.
In mezzo a una quantità di roba che sono incapace di apprezzare, realmente penso non sia apprezzabile, spiccano e giganteggiano due quadri di Matteo Massagrande, fantastici. Mi piacerebbe averne in casa.
NOTA: sarei anche andato a vederla prima ma ci sono state così tante prenotazioni che la prima domenica utile è stata questa, io farei il tizio di Linea d'Ombra Ministro della Cultura.