Infamous - Second Son: finito al 100% come True Hero. Potrei dire solo una cosa: ho già cominciato una seconda run per ripercorrere la storia con evil karma; potrei dirne una seconda: sarà il primo gioco per PS4 di cui prenderò tutti i trofei. Il messaggio di fondo è che si tratti di un gran bel gioco.
Dunque. Vediamo un po'.
Non ho una PS3, non l'ho mai avuta, questo è quindi il primo Infamous a cui gioco. E' il terzo nella serie ma, essendo il primo sulla nuova console, gli sviluppatori hanno ben pensato di introdurre un nuovo protagonista e una nuova storyline.
Mi spiace un po' non giocare come Cole, personaggio famoso apparso anche in Street Fighter X Tekken, dotato di poteri elettrici e un di certo carisma action più marcato rispetto a Second Son.
Giochi freeroaming con superpoteri sembrano comuni, in realtà non lo sono: gli unici titoli prestigiosi a venirmi in mente in questo senso, a cui ho giocato, sono i Prototype e Crackdown... quest'ultimo decisamente diveso per gameplay e sistema.
Sviluppatore del gioco è Sucker Punch, studio interno Sony (quindi gioco realmente esclusivo) che vive essenzialmente di questa serie. L'altro loro prodotto 'famoso' è Sly Cooper.
Protagonista della nuova storia è l'indiano americano Delsin Rowe, ottimamente doppiato dal celebre Troy Baker: delinquentello locale, fratello dello sceriffo, che per caso scopre di essere un Conduit (il termine di Infamous per definire tizi con super poteri) molto particolare dotato della capacità di copiare e accumulare i poteri di altri Conduit... una versione estrema di Rogue/Mimic.
Nel corso del gioco, Delsin acquisirà 3 poteri (ufficialmente 4 ma l'ultimo è 'particolare' in relazione alla storia): 'smoke', 'neon' e 'video'.
I poteri funzionano in maniera analoga tra loro: un attacco melee, un attacco a distanza, un attacco a distanza più potente, un attacco d'area, una serie di capacità di movimento. Più o meno tutte le situazioni possono essere affrontate con uno o con l'altro senza grosse problematiche, l'unico elemento realmente distintivo è la locomozione. Il resto è essenzialmente sfumature da associare a preferenze del giocatore.
Video è da corpo a corpo, Neon da distanza, Smoke è una mezza via.
Si sarebbe potuto desiderare di più in questo senso: i poteri sono belli e divertenti da usare, troppo simili come gameplay.
Succedono varie cose e Delsin + fratello si dirigono a Seattle per acquisire un particolare potere e salvare gli amici della tribù. La vicenda è semplice ma con delle belle emozioni, merito tanto degli attori quanto dei modelli poligonali, merito sei dialoghi e dello svolgimento.
Seattle non è Los Santos, sono due giochi diversi e il freeroaming funziona in modi opposti: Seattle non ha un ecosistema verosimile con cui interagire, è composta di moduli ripetuti che funzionano come mini-game/mini-missioni per consentire al protagonista di acquisire risorse.
Ciò detto, Seattle è bellissima: non si vede il Seattle Grace ma il resto c'è tutto.
Visivamente notevole con texture e animazioni di altissimo livello, splendidi effetti speciali per i poteri e frame rate costante senza intoppi, Second Son manca un po' di immaginazione: poca varietà di nemici e situazioni.
L'inquadratura è sempre perfetta, i controlli sono precisi.
Infamous è divertente e si gioca con grande piacere, si guarda e ascolta affascinati perché recitato e narrato bene: non è un'esagerazione il desiderio di riprenderlo subito una volta finita la campagna principale e tutte quelle secondarie.
A proposito della sceneggiatura ho però da fare un appunto: ci sono alcuni passaggi della trama, due per la precisione, che risultano slegati e sconnessi con il resto: due fatti primari nella storia, non dirò quali, accadono senza motivazione, inspiegabilmente, lascando un senso di confusione e stupore negativo.
Veniamo al Karma.
Infamous è stato uno dei primi giochi ad adottare un sistema di scelte morali simili a quello visto pochi anni prima con Mass Effect: il gioco propone continuamente scelte morali al giocatore, alcune di minimo conto legato al gameplay (uccidere o incapacitare i nemici), altre fondamentali legate alla storia e causa di bivi narrativi e finali diversi. Il sistema è un po' spartano: non ci sono sfumature di grigio.
Normalmente lo considererei un difetto, se The Witcher mi proponesse scelte così nero-bianche dove poter essere dall'inizio alla fine solo un eroe o solo un villain (praticamente obbligatorio in Infamous perché legato alla progressione del personaggio, sviluppo dei poteri, etc), mi incazzerei e sentirei deluso. Qui invece funziona perché, per come viene impostata la storia e la crescita caratteriale del personaggio, da ogni scelta viene di conseguenza la successiva: sarebbe strano fare una scelta blu e poi una rossa, viene molto più naturale proseguire sul percorso deciso all'inizio.
C'è parecchio da giocare, non so esattamente quante ore abbia impiegato a finirlo al 100% ma la sensazione finale è soddisfacente. Inoltre, gratuitamente, per sei settimane dalla data d'uscita verranno rilasciate missioni gratuite legate al sito Paper Trail... la prima non è granché, si viene rimpallati tra gioco e sito alla ricerca di indizi per risolvere enigmi. Non è il mio genere, avrei preferito semplicemente delle missioni da usare in gioco... spero che alla fine delle sei settimana, si verrà ricompensati con un nuovo potere.
Bene, torno di là a giocare: voglio vedere quanto stronzo/sanguinario mi riesca di essere, prevedo di finirlo molto più in fretta come malvagio.
NOTA: sono piccole cose ma Infamous utilizza costantemente le funzioni ulteriori del pad della PS4, movimento e touchpad. I graffiti sono troppi ma nessuna cattiva idea.
UPDATE: l'ho finito anche la seconda volta. Infamous, expert, cercando di usare per lo più smoke e video (neon è realmente op rispetto agli altri due): non ho notato una difficoltà maggiore evidente ma si muore qualche volta di più, non durante i boss fight (che restano generalmente facili seppur divertenti) ma nei gangbang di DUP che ti arrivano alle spalle senza preavviso. La storia e il finale malvagi sono più emotivamente coinvolgenti rispetto a quelli positivi, pur essendo molto più fictional rispetto agli altri: il comportamento 'cattivo' di Delsin è poco credibile contestualmente. Presi tutti i trofei, piuttosto facili.
Ribadisco la qualità estrema del gioco, finire due volte di fila è raro per me: l'ultima volta fu con il primo Mass Effect!
UPDATE: finito la paper trail, sei settimane di 'enigmi' al computer e minutini di gioco alla console. Sarebbe stato persino decente se alla fine fosse stato possibile acquisire il potere 'paper', non è così: si rimane con la promessa, circa, di un futuro dlc con Celia protagonista. C'è parecchia backstory e non si può dire che sia mancato impegno nel realizzare gli enigmi, gli origami, i mini giochi, i video e i siti: tanta bella roba che sarebbe stato un ottimo contorno al gioco, ci fosse stato del gioco da fare.
Dunque. Vediamo un po'.
Non ho una PS3, non l'ho mai avuta, questo è quindi il primo Infamous a cui gioco. E' il terzo nella serie ma, essendo il primo sulla nuova console, gli sviluppatori hanno ben pensato di introdurre un nuovo protagonista e una nuova storyline.
Mi spiace un po' non giocare come Cole, personaggio famoso apparso anche in Street Fighter X Tekken, dotato di poteri elettrici e un di certo carisma action più marcato rispetto a Second Son.
Giochi freeroaming con superpoteri sembrano comuni, in realtà non lo sono: gli unici titoli prestigiosi a venirmi in mente in questo senso, a cui ho giocato, sono i Prototype e Crackdown... quest'ultimo decisamente diveso per gameplay e sistema.
Sviluppatore del gioco è Sucker Punch, studio interno Sony (quindi gioco realmente esclusivo) che vive essenzialmente di questa serie. L'altro loro prodotto 'famoso' è Sly Cooper.
Protagonista della nuova storia è l'indiano americano Delsin Rowe, ottimamente doppiato dal celebre Troy Baker: delinquentello locale, fratello dello sceriffo, che per caso scopre di essere un Conduit (il termine di Infamous per definire tizi con super poteri) molto particolare dotato della capacità di copiare e accumulare i poteri di altri Conduit... una versione estrema di Rogue/Mimic.
Nel corso del gioco, Delsin acquisirà 3 poteri (ufficialmente 4 ma l'ultimo è 'particolare' in relazione alla storia): 'smoke', 'neon' e 'video'.
I poteri funzionano in maniera analoga tra loro: un attacco melee, un attacco a distanza, un attacco a distanza più potente, un attacco d'area, una serie di capacità di movimento. Più o meno tutte le situazioni possono essere affrontate con uno o con l'altro senza grosse problematiche, l'unico elemento realmente distintivo è la locomozione. Il resto è essenzialmente sfumature da associare a preferenze del giocatore.
Video è da corpo a corpo, Neon da distanza, Smoke è una mezza via.
Si sarebbe potuto desiderare di più in questo senso: i poteri sono belli e divertenti da usare, troppo simili come gameplay.
Succedono varie cose e Delsin + fratello si dirigono a Seattle per acquisire un particolare potere e salvare gli amici della tribù. La vicenda è semplice ma con delle belle emozioni, merito tanto degli attori quanto dei modelli poligonali, merito sei dialoghi e dello svolgimento.
Seattle non è Los Santos, sono due giochi diversi e il freeroaming funziona in modi opposti: Seattle non ha un ecosistema verosimile con cui interagire, è composta di moduli ripetuti che funzionano come mini-game/mini-missioni per consentire al protagonista di acquisire risorse.
Ciò detto, Seattle è bellissima: non si vede il Seattle Grace ma il resto c'è tutto.
Visivamente notevole con texture e animazioni di altissimo livello, splendidi effetti speciali per i poteri e frame rate costante senza intoppi, Second Son manca un po' di immaginazione: poca varietà di nemici e situazioni.
L'inquadratura è sempre perfetta, i controlli sono precisi.
Infamous è divertente e si gioca con grande piacere, si guarda e ascolta affascinati perché recitato e narrato bene: non è un'esagerazione il desiderio di riprenderlo subito una volta finita la campagna principale e tutte quelle secondarie.
A proposito della sceneggiatura ho però da fare un appunto: ci sono alcuni passaggi della trama, due per la precisione, che risultano slegati e sconnessi con il resto: due fatti primari nella storia, non dirò quali, accadono senza motivazione, inspiegabilmente, lascando un senso di confusione e stupore negativo.
Veniamo al Karma.
Infamous è stato uno dei primi giochi ad adottare un sistema di scelte morali simili a quello visto pochi anni prima con Mass Effect: il gioco propone continuamente scelte morali al giocatore, alcune di minimo conto legato al gameplay (uccidere o incapacitare i nemici), altre fondamentali legate alla storia e causa di bivi narrativi e finali diversi. Il sistema è un po' spartano: non ci sono sfumature di grigio.
Normalmente lo considererei un difetto, se The Witcher mi proponesse scelte così nero-bianche dove poter essere dall'inizio alla fine solo un eroe o solo un villain (praticamente obbligatorio in Infamous perché legato alla progressione del personaggio, sviluppo dei poteri, etc), mi incazzerei e sentirei deluso. Qui invece funziona perché, per come viene impostata la storia e la crescita caratteriale del personaggio, da ogni scelta viene di conseguenza la successiva: sarebbe strano fare una scelta blu e poi una rossa, viene molto più naturale proseguire sul percorso deciso all'inizio.
C'è parecchio da giocare, non so esattamente quante ore abbia impiegato a finirlo al 100% ma la sensazione finale è soddisfacente. Inoltre, gratuitamente, per sei settimane dalla data d'uscita verranno rilasciate missioni gratuite legate al sito Paper Trail... la prima non è granché, si viene rimpallati tra gioco e sito alla ricerca di indizi per risolvere enigmi. Non è il mio genere, avrei preferito semplicemente delle missioni da usare in gioco... spero che alla fine delle sei settimana, si verrà ricompensati con un nuovo potere.
Bene, torno di là a giocare: voglio vedere quanto stronzo/sanguinario mi riesca di essere, prevedo di finirlo molto più in fretta come malvagio.
NOTA: sono piccole cose ma Infamous utilizza costantemente le funzioni ulteriori del pad della PS4, movimento e touchpad. I graffiti sono troppi ma nessuna cattiva idea.
UPDATE: l'ho finito anche la seconda volta. Infamous, expert, cercando di usare per lo più smoke e video (neon è realmente op rispetto agli altri due): non ho notato una difficoltà maggiore evidente ma si muore qualche volta di più, non durante i boss fight (che restano generalmente facili seppur divertenti) ma nei gangbang di DUP che ti arrivano alle spalle senza preavviso. La storia e il finale malvagi sono più emotivamente coinvolgenti rispetto a quelli positivi, pur essendo molto più fictional rispetto agli altri: il comportamento 'cattivo' di Delsin è poco credibile contestualmente. Presi tutti i trofei, piuttosto facili.
Ribadisco la qualità estrema del gioco, finire due volte di fila è raro per me: l'ultima volta fu con il primo Mass Effect!
UPDATE: finito la paper trail, sei settimane di 'enigmi' al computer e minutini di gioco alla console. Sarebbe stato persino decente se alla fine fosse stato possibile acquisire il potere 'paper', non è così: si rimane con la promessa, circa, di un futuro dlc con Celia protagonista. C'è parecchia backstory e non si può dire che sia mancato impegno nel realizzare gli enigmi, gli origami, i mini giochi, i video e i siti: tanta bella roba che sarebbe stato un ottimo contorno al gioco, ci fosse stato del gioco da fare.
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