Ong Bak 2: un giorno qualche giornalista tailandese scriverà un libro su Tony Jaa nel quale verrà raccontata la storia del povero tailandese ignorante, innocente e non troppo brillante, sopraffatto da inaspettato successo mondiale, spinto in un mondo per il quale era impreparato e portato alla pazzia. Succede alle star hollywoodiane e alle popstar dal ghetto, pensate alla stessa situazione proiettata sul Tarzan degli elefanti. A discapito del suo titolo Ong Bak 2 non è il seguito di Ong Bak, volendo è addirittura meno correlato di quanto non avrebbe potuto essere Tom-Yum-Goong. Probabilmente avrete letto delle difficoltà produttive legate a questo film... pensavo potessero essere stunt pubblicitari, dopo averlo visto sono pronto a credere che abbiano raccontato solo una minima parte di tutti i problemi causati dalla follia di Tony Jaa. Il punto focale è il seguente: quale idiota avrebbe affidato al sensazionale acrobata mascherato da guerriero muay thai la regia di un film? Nel giro di un niente Tony Jaa portò la produzione fuori tempo e fuori budget, scappò nella foresta e si nascose vivendo tipo piagnoso santone per circa 2 mesi; la versione ufficiale conclude la storia con un incaricato dei produttori, tanta amicizia e simpatia, un nuovo regista: secondo me hanno scordato di menzionare minacce di morte e violenza non fittizia ai danni del povero Tony. La trama del film è uno spasso: mi immagino questi poveri tailandesi a guardare in tv vecchi film americani, cinesi e giapponesi, sognando un giorno di poter vivere tutte quelle storie. Tarzan, Guerre Stellari, qualunque film d'arti marziali cinese o giapponese, una quantità di idiozie e demenze, scene e idee comprese e adattate da bambini di cinque anni con pià soldi di quanti riescano a gestire. E' favoloso vedere una serie di scene senza nessi tra loro, strisciare senza direzione un'ora dopo l'altra dimostrando una volta per tutti che la volontà, senza talento o preparazione, non basta per un cazzo. Tutto questo penoso spettacolo resta aperto e senza fine, il povero Tony e il suo rimpiazzo non sono riusciti, con i pochi soldi rimasti alla produzione, a realizzare un finale: tutto rimandato a un possibile, probabile ma non certo, Ong Bak 3. Finiamo con il peggio: i combattimenti. Niente muay thai acrobatico, Tony Jaa si esibisce principalmente in combattimenti all'arma bianca, in un pò di kung fu.... kung fu... perché kung fu? A un certo punto spunta fuori persino una katana. Niente ossa rotte, manca la sensazione che i poveri tailandesi abbiano realmente venduto la propria integrità fisica per qualche soldo.
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