Smart People: Dennis Quaid ed Ellen Page (Juno) sono padre-figlia intelligenti e infelici, lui brillante professore vedovo ora misantropo dal carattere bestiale, lei giovane repubblicana solitaria con serie aspirazioni di venir ammessa in prestigiossimo college. C'e' anche un figlio maschio che si fa i cazzi suoi e nessuno lo caga. Cosa capita? Dennis ha un fratello adottivo classico perditempo di mezza età senza lavoro che vive di espedienti e truffe, Dennis fa un piccolo incidente e incontra al pronto soccorso una ex-sua-studentessa con cotta matura nella persona di Sarah Jessica Parker. Il regista è Noam Murro, israeliano, al suo primo lungometraggio dopo aver prodotto qualche cazza-indie e diverse pubblicità: uomo invisibile. La storia è semplice: il tutto si basa sull'assioma che essere intelligenti implichi essere seriosi e incapaci di relazioni sociali, il primo perché consci dell'orrore della vita e il secondo perché consci dell'orrore degli altri. Mah. Per tre quarti di film abbiamo quindi un Dennis Quaid imbruttito e astioso, ingobbito e storto dalla collera e dall'insofferenza, e una Ellen Page nella sua parte alla Juno in lotta contro tutto e tutti: minuti dopo la famiglia e l'affetto faranno il miracolo; volendo ben vedere il bluff di scarsa profondità di pensiero dell'autore, il tutto gira e si smuove a seguito di a) Il personaggio di Dennis Quaid si fa una scopata dopo anni di seghe/astinenza e riscopre la gioia di vivere; b) il personaggio di Ellen Page si fa una canna e scopre che i suoi pensieri sono solo un rumore di fondo che disturba la televisione. Mah2. Il film è una commedia perché finisce bene, è una tragedia per quasi tutta la sua durata, e una rottura continua. A memoria non ricordo un altro film di Dennis Quaid dove lui abbia la barba per tutto il tempo.