Final Crisis 7 + Final Crisis Revelation: la Crisi è finita, l'ultima secondo i vertici DC. Parlando del sesto albo abbiamo già visto le difficoltà implicite nelle scelte editoriali alla base della sua pubblicazione, il caos nella continuity e le giuste critiche prodotte dai fan relative al non riuscire più a comprendere o seguire le vicende in maniera lineare; tutto questo rimane, come anche le due considerazioni economiche finali: DC esce da un 2008 negativo, costretta a fare i conti con un 2007 che fu anno straordinario, incastrata da una politica ammirevole ma in un'ultima analisi spregiudicata e soprattutto mal organizzata e rappresentata nei suoi punti focali. Tanti ottimi artisti ma un comparto manageriale insufficiente. Final Crisis è una nuova concezione di fumetto supereroistico, è il risultato dell'applicazione di modi e stili da comics maturo sul mercato main stream: è il tentativo di scrivere vertigo sul DCU. A questo punto smettiamo di considerare i dati: Secret Invasion è il minimo comune denominatore, è quello che tutti sappiamo. L'Ipod, il wii, il blockbuster, il calcio e tutto il conformismo di chi fa del ''casual'' 'aperto e disponibile a tutti l'antitesti dell'hard-core: è realmente un problema di massa vs elite; il ragionamento è semplice: se piace a tutti è perché facile e privo di stimolu superiori. Didio e Morrison hanno fatto di Final Crisi il baluardo del fumetto supereroistico di spessore, pieno di difetti, ma mirato a fare qualcosa di più del crossover annuale senza significato. Alla fine non muore nessuno, quando il male vince l'unico modo per vincere è un miracolo: il Quinto Mondo e tutto il Multiverso ristabilito da un unico desiderio. La royal rumble da ultimo numero non è necessaria, sarebbe prevedibile e stupida, insipida: Final Crisis prosegue estrema nella propria idea. Arroganza artistica. Morrison regala un attimo di gloria a tutti: Superman ricrea il mondo, i Flash danno il colpo di grazia al morente Darkseid, Green Lanter uccide Mandrakk, Wonder Woman salva l'umanità. E Batman? Batman ha avuto il suo in Final Crisis 6, Morrison però ama Batman ed ecco che le ultime pagine sono dedicate a lui. In una recente dichiarazione a newsarama l'autore ha aggiustato il tiro su una precedente dichiarazione di ormai due anni fa (sottolineando anche quanto il progetto sia stato in divenire per tutto il tempo anche e sfortunatamente durante la sua realizzazione): Final Crisis si apre con Anthro, il primo ragazzo sulla Terra e avrebbe dovuto chiudersi con Kamandi, l'ultimo ragazzo sulla Terra; invece si chiude con Batman riportato all'inizio del tempo dall'Omega Sanction di Darkseid. Perché Batman è.
Inciso: Mahnke migliore di Jones. Commento disorganizzazione: inchiostratori.
Parliamo anche un attimo di Revelation, e già che ci siamo vi ricordo che il progetto FC conta assente la storia con le Legions di 3 Mondi dispersa nell'ormai troppo evidente crisi organizzativa DC: da grande fan di Rucka mi dispiace dire che i cinque albi di Revelation, dopo un inizio scoppiettante in contrasto con la partenza lenta di FC, si chiudono in miseria; la storia non va da nessuna parte, i personaggi sono confusi: è sempre difficile avere a che fare con lo Spettro e il divino cristiano in DC, neppure Rucka c'e' riuscito.

Faces of Evil: Gennaio è stato il mese DC dedicato ai supervillain, ogni albo uscito (a parte i FC) ha avuto cover e storia dedicata a uno specifico nemico. In alcuni casi all'interno della storyline, in altri casi in maniera più slegata: il tutto ha visto anche 4 speciali di ottima fattura forieri di promesse sulla continua prominenza dei cattivi DC. Solomon Grundy avrà una miniserie personale in partenza a breve, scritta e disegnata dal grande Kolins; Prometheus è stato parzialmente resettato dopo le ultime scarse apparizioni ed è annunciato come main villain nell'imminente, si spera, serie Justice League; Deathstroke non è ovviamente morto dopo lo scontro con Geoforce, viene però suggerito che sia in qualche modo stato cambiato dall'esperienza.. è il numero più debole, come sempre accade ultimamente quando ci sono i Titans coinvolti; Kobra è stato completamente riproposto per diventare una minaccia tutta nuova. L'iniziativa è stata particolarmente gradevole e discreta. Febbraio vedrà una cosa simile, Origins and Omens, in attesa della grande ri-partenza delle regolari di Marzo.

Legion of Super-Heroes
: Gennaio e Febbraio, riprendendo il tema di fine anno scorso, vedranno una sorta di pausa post-Crisis in DC; mesi dedicati alla chiusura di tante serie considerate pesi morti per alleggerire e rilanciare il cosmo DCU da Marzo. Tra le vittime illustri l'ultima serie della Legion, Shooter non ce l'ha fatta: la Legion ha continuato a perdere lettori, giustamente per altro. Il numero 50 è l'ultimo, non si capisce bene quale sarà il futuro: DC sta per lanciare un'antologica, forse la Legion troverà spazio lì.

The Punisher: War Zone (v2) e The Stand: due miniserie, la prima di sei la seconda di 5, che rappresentato il peggio della Marvel e riflettono quanto dicevamo prima riguardo Final Crisis e il pubblico dei comics americani. Il volume 2 di War Zone è il ritorno di Ennis al Punitore Max nella sua versione iniziale, quella demente e odiosa precedente alla stupenda e drammatica: è il ritorno dell'Ennis scrittore senza cuore. The Stand è il secondo marchio di Stephen King a vedersi fumettare per Marvel e, esattamente come le due miniserie della Dark Tower seguite alla prima, lascia molto a desiderare.