Mnemosyne (episodi 1-6 serie completa): rara produzione nipponica realizzata da Xebec per i 10 anni del network cavo/satellitare AT-X, ''rara'' perché produzione originale non trasposta e perché adulta nel senso più pieno del termine con la sua straripanza di sesso e violenza; Mnemosyne ricorda l'animazione giapponese che fu, quella del successo internazionale degli anni '80, quella che da un decennio a questa parte sembra essere stata completamente bandita: protagonista della storia è Rin, donna immortale, investigatrice coinvolta nelle millenarie trame di altri personaggi immortali intricate all'esistenza di molte vite umane; potendo approfittare della longevità della sua protagonista l'anime si sviluppa quasi per un secolo iniziando all'indomani degli anni '90 e arrivando alla seconda metà del secolo successivo: accanto a Rin altri immortali, alcuni alleati altri nemici, una speciale famiglia umana dal destino connesso e il mistero della natura stessa e dello scopo della vita immortale. Sarebbe stato un ottimo film, sei episodi si dimostrano troppi per l'effettiva esiguità della vicenda centarle: c'e' un magico albero che periodicamente appare liberando nell'aria infinite spore, il tutto invisibile all'occhio umano, una percentuale minuscola di queste spore ha la proprietà di attecchire nel corpo di uomini e donne, rendendo queste ultime immortali e trasformando i primi in mostri. I primi episodi sono molto ben realizzati, crudi e truculenti, noir al punto giusto; poi la mitologia immortale entra e prepotentemente sposta il tutto su un piano fantasy demenziale nel quale l'elemento sessuale viene estremizzato a fini di trama in modi spesso discutibili, il tutto con una quantità di punti morti e lassismo ritmico. Lo staff messo insieme da Xebec non è certo di primo piano ma pesca nomi esperti tra le proprie risorse, il risultato è di buona fattura con il solito pesante contrasto tra i primi episodi e gli ultimi, peccato per la sceneggiatura poco ispirata.