10 Promises to My Dog: puntualmente, eccoci a guardare l'ultimo uscito nel filone giapponese del drammone strappalacrime con cane. Il film è liberamente basato su un poema d'autore sconosciuto, giapponese, intitolato-tradotto come ''I 10 comandamenti del proprietario di cani''. Ragazzina di 14 anni, padre promettente chirurgo tutto lavoro e poco tempo per la famiglia, madre santa e malata terminale: prima di morire la madre lascia alla figlia una cucciola di golden retriver, scena topica con la bambina a cui vengono insegnate le 10 promesse da rispettarsi per poter essere un buon padrone. Il regista del film è Katsuhide Motoki, già visto due volte qui sul blog con Drugstore Girl e Kitaro: professionista del cinema pronto a cavalcare con perizia tutti quei generi mainstream di tendenza, time after time. Fantasy, commedia alla coreana, drammone con animali: Motoki procede come un treno facendo tutte le cose a modo e per bene. Il film colpisce, la mia ragazza come da copione ha cominciato a piangere al minuto 6-7 per non finire più ripromettendosi ancora una volta di non cedere più alla tentazione del film con i cani. La protagonista cresce ma il punto focale è il tempo vitale del cane, il film è diviso e si svolge tra i giorni natali di Socks e quelli conclusivi; tema principale sono i sacrifici e i sogni, i primi si fanno per gli altri mentre i secondi sono per se stessi: quando ''gli altri'' sono la famiglia nasce un contrasto tra il desiderio di autoaffermarsi e quello di non venire meno all'amore dei propri cari. Senza soluzioni di continuità Motoki si getta sul suo pubblico dedicato, quelli che hanno un cane e non pensano di abbandonarlo d'estate, e non c'e' bisogno di dire loro, e il film infatti non si sofferma a giustificarlo, che il proprio cane sia tanto membro della famiglia quanto un padre/madre/figlio. Elemento parzialmente dirompente nella trama è la figura dell'amichetto della protagonista, il fidanzatino di scuola che torna, anni dopo, a reclamare i suoi diritti di imminente marito: la ragazza scopre il.. l'amore e dimentica il cane. Il cane no, non dimentica, resta fedele a disposizione senza mai chiedere. Ovviamente lei rinsavisce in tempo per vederla morire, e naturalmente (come tutti i padroni sanno) lui ama il cane quanto lei perché altrimenti si prenderebbe un calcio nelle palle e avanti il prossimo.
A voler sollevare qualche dubbio arriverei a giurare che Motoki non abbia un cane: sennò sapprebbe che i cani chiedono moltissimo, il distinguo è che rispetto a quello che chiedono ciò che danno è infinitamente superiore. Volendomi chiedere qualcosa di parzialmente collegato mi domando: da noi questi film non arrivano, ok, nel mercato asiatico però girano liberamente ed è plausibile che viaggino attraverso le sale cinesi. Come sono accolti? Immagino la coppietta di cinesi con i loro popcorn gialli di burro e lo spiedino di orecchie di cane.
10 Promises è lezioso e prevedibile, spolverato di qualche istante comico dovuto alla figura imperfetta e notevole del padre, illuminato dai vari cani che hanno rappresentato le fasi della vita di Socks.