Tutti i Racconti Western (The Complete Western Stories of Elmore Leonard, 2004): all'interno di un rigoroso programma di traduzione e pubblicazione italiana di tutte le opere del famoso narratore americano, Einaudi non si tira indietro e quest'anno ha dato alle stampe la propria edizione della raccolta uscita nel 2004 americano contenente i 30 racconti d'ambientazione western scritti dall'autore tra il 1951 e il 1961. Un libro imperdibile. Anni fa, quando raggiunta l'età adatta, presi l'abitudine di saccheggiare la biblioteca di mio nonno alla ricerca di romanzi d'avventura non più in circolazione, fuori catalogo e lontanissimi da ogni idea di ristampa: tra i vari Salgari trovavo diversi romanzi western, genere letterario da noi morto e defunto che sopravvive tuttavia nel sottobosco americano e in versioni imbridate con più moderne forme d'intrattenimento, e li divoravo fino a esaurimento. Oggi bisogna vagheggiare qualche manga o puntare su Werewolf piuttosto che su King per avere qualche scampolo di frontiera, sempre confuso con qualcosa di più e di meno. I racconti di Leonard sono come la Sword and Sorcery di Howard, il weird di Lovecraft, o la science fiction di Wyndham: sono duri e puri. La narrazione secca, aggressiva, senza preamboli e rapida mostra un selvaggio west crudo e senza mezze misure: indiani, pistoleri, rancheri, whiskey, riserve, cavalleria, impiccagioni, proprietari terrieri, ladri di cavalli, sceriffi, evasi, posse, negri. Nei suoi racconti Leonard sfodera il repertorio completo, già allora terreno ricco per gli impresari hollywoodiani (basti pensare a 3:10 to Yuma), che lo avrebbe poi avviato a divenire uno degli scrittori più trasposti al cinema. Letterariamente il volume è un saggio sulla scrittura da rivista americana di un intero decennio, e ancor di più sull'evoluzione culturale occidentale: il passaggio dai '50 ai '60 è perfettamente rintracciabile, le tonalità di grigio che si vanno sostituendo alla rigida distinzione tra bianchi buoni e ''altri'' cattivi, la guerra madre di eroi persa nella tragedia reale del conflitto, le prime timide apparizioni di uomni di colore all'interno del socialmente accettabile. Non si trovano tracce di crepuscolarismo in Leonard, niente Eastwood vecchio per lui, solo Ford: cowboy nascosti nell'alcool, feroci indiani scalpatori, guide e cercatori di tracce, personaggi femminili da far cadere i capelli alle femministe. Quel pò di ingenuità che s'accompagna all'epoca dove gli scenari sono tutti sempre un pò troppo uguali tra loro e la semplicità dei sentimenti umani facilità un pò troppo la corretta chiusura delle trame: sono classici, sono racconti che fanno parte dell'immaginario collettivo, anche del nostro perché modelli di tanto fervore creativo italiano anni '70. Oggi, ''Tutti i Racconti Western'' di Elmore Leonard, è un unicum nel panorama editoriale italiano e per come vanno le cose lo rimarrà: è un volume eccellente e ripercorre un pezzo di storia che siamo troppo spesso abituati a intraprendere solo attraverso la mediazione cinematografica, dimenticando quanto vasta sia stata la componente e la dimensione libraria del genere western. Racconti senza tempo che affascinano a cinquant'anni di distanza senza aver perso in vigore.