Woken Furies (id, 2005): stanco di aspettare la traduzione del terzo romanzo di R. K. Morgan dedicato al personaggio di Takeshi Kovacs me lo sono andato a cercare in originale. Ben informati attendevano l'uscita dell'edizione italiana per l'estate passata, conclusane la lettura penso che lo si possa lasciar perdere: non un brutto libro ma un'avvertibile delusione dopo i precedenti bei capitoli. Il tratto distintivo cardine, variamente reclamizzato, che decretò l'iniziale successo della serie rispondeva al nome di ''noir fantascientifico'': trama e prosa raccontavano una vicenda d'altri tempi ambientata in un mondo futuro altamente tecnologico. Il primo libro fu esattamente questo, l'indagine di un investigatore privato, un caso di omicidio tra polizia, ninja, magnati e personalità digitalizzate: sigarette e sparatorie, inseguimenti, amori destinati male. Tutto il comparto di genere elaborato e filtrato attraverso una solida infrastruttura tecnologica. Già dal secondo romanzo il tiro era stato spostato su un soggetto di più ampio respiro con tanto di guerriglia e attività militare. Questo terzo romanzo è inteso dal suo autore per essere l'ultimo: Kovacs torna al suo mondo d'origine e la vicenda si centra su quegli aspetti culturali che ne primi romanzi venivano buttati lì a fine atmosferico, tutto il discorso religioso-filosofico da rivoluzionari anti-regime di Quell e compagnia. Cardine dello scontro è una faciloneria in cui cade Morgan, la duplicazione del protagonista: i cattivi si assicurano una copia di Kovacs e gliela sguinzagliano contro. Un Kovacs vecchio contro uno giovane, nel mezzo troppa metafisica e troppa fantascienza classica il cui cimento costa a Morgan tutte le proprie caratteristiche sollevando il velo di originalità che copriva e abbelliva il suo stile non proprio unico e la superficialità nella composizione della sceneggiatura. Con queste premesse il libro di Morgan diventa mediocre e tralasciabile, il mercato straniero offre tanto di meglio: in vista di un'eventuale edizione italiana potrebbe invece trattarsi di un acquisto obbligato.