The Vinyl Underground: con la cancellazione al dodicesimo numero si conclude l'ultimo dei nuovi progetti di casa Vertigo decretando definitivamente il fallimento di tutte le proposte regolari degli ultimi due anni. Quasi. Jack of Fables non conta perché vive come spin-off, Scalped è eccellente e nonostante le vendite non siano il massimo gode ancora di buona salute, Northlanders deve sopravvivere al giro di boa del nuovo story-arc, il resto sono progetti nuovi ancora non testati: piccole eccezioni che non servono a mitigare lo sconforto editoriale che dopo anni di trionfi sembra aver pesantemente investito l'etichetta matura DC portando negli ultimi tempi addirittura a qualche minore avvicendamento manageriale e forse pagando lo scotto della nuova attività di Karen Berger con Minx. La trama base di questa serie racconta di investigatori del sovrannaturale a Londra, niente di eccessivo e nulla a rientrare nei margini di Book of Magic: la trama è pretestuale alla dimostrazione dei protagonisti, tutta la serie scritta dall'autore inglese Si Spencer verte sui suoi protagonisti e su quanto siano fashion, cool e moderni. Non c'e' narrazione, solo sfilate di moda e atteggiamenti: si parte dal protagonista, immaginario figlio di uno pseudo George Best, passando per la bionda l'assistente medico legale e cam-whore notturna, fino alla principessa metropolitana d'origine africana... ci sarebbero altri due coprotagonisti ma sono suppellettili. Riferimenti musicali, nudi e sesso per quanto possibile, socializzazione da anno 2K con abusi di ogni genere: chisura prevedibile.