Masters of Science-Fiction: è il tentativo di clonazione del fortunato e analogo originale creato da Mick Garris di cui parlammo un paio d'anni fa, la serie Masters of Horror. Quello che qui cambia, e che ne ha decretato il sonante flop, è riducibile a tre elementi: 1) la serie è detta prodotta dai creatori di Masters of Horror, non è chiaro cosa questo significhi visto che le persone coinvolte sono tutte diverse. Salvo la creativamente fondamentale figura dei produttori stessi. 2) la serie è stata preparata per la messa in onda sicura sulle reti televisive, cercando di evitare quello che fu un punto dolente e al contempo fondamentale nel successo di Masters of Horror: gli elementi censurabili; Masters of Science-Fiction non ha sangue e non ha sesso. 3) laddove Masters of Horror fu l'incontro di Maestri dell'Horror cinematografici, Masters of Science-Fiction si limita a prendere sceneggiature scritte da famosi autori di fantascienza e affidarne la rappresentazione a poveri mentecatti televisivi. C'e' una qualche differenza. La serie floppò, andarono in onda solo 4 dei 6 episodi realizzati (sui 10 previsti). In ''A Clean Escape'': un uomo affetto da una peculiare patologia amnesiaca affronta giorno dopo giorno una caparbia psicologa svelando a poco a poco i motivi della malattia e i ricordi così atrocemente sommersi; In ''The Awakening'' si parla di alieni e rapporti internazionali; ''Jerry Was a Man'' riguarda i diritti degli esseri non propriamente umani; ''The Discarded'' riguarda un freakshow spaziale; ''Little Brother'' di fusioni uomo-macchina e giustizia; anche ''Watchbird'' parla di fusioni uomo-macchina e giustizia. In tutti gli episodi si incrociano attori dai volti riconoscibili, non per questo buoni attori o buoni attori in buona condizione.