Teen Titans - Year One: mentre la serie regolare dei Teen Titans di seconda generazione, ex-Young Justice, sta andando avanti senza troppi problemi ristagnando su mediocrità e trame contorte (indubbiamente piacendo al pubblico data la mole di spin-off) e la nuova regolare dei Titans rischia l'infamia dell'immediata cancellazione, la miniserie Year One ha raccolto positivi consensi e indicazioni di probabili seguiti. Troviamo i Titans originali versioni ragazzini appena sorti agli onori di sidekick, Robin, Wondergirl, Aqualad e Kid Flash, impegnati nei primi incontri di gruppo e nei turbamenti dell'età: brillanti i testi di Amy Wolfram, esordiente ma scrittrice regolare della fortunata serie animata, particolarmente adatti i disegni leggermente manga.

The Secret History of the Authority - Jack Hawksmoor: non esattamente, cronologicamente, un Year One ma quasi; uno dei personaggi più interessanti creati da Ellis risale agli onori del protagonismo con una miniserie personale ambientata molti anni prima degli eventi di World's End. Generosa d'azione e introspezione sul personaggio offrendo una versione ampliata di origini e background: Costa e Staples offrono una prestazione di buona qualità con un fumetto misurato e ben sceneggiato, disegnato in maniera originale ma attenta alla narrazione. Storia accessoria che i fan sapranno apprezzare.

Catwoman: in tema di chiusure con il numero 82 viene finalmente messa la parola fine sull'agonia di un personaggio amatissimo maltrattatissimo da Infinite Crisis in avanti; dopo aver brutalmente risolto il fattore ingestibile della ''figlia di catwoman'', dopo aver tolto dai giochi senza troppi problemi ''catwoman 2'', dopo averla sbatacchiata in Salvation Run e averla nuovamente portata sulla strada dell'ambiguità morale, DC decide di averle fatto abbastanza e la abbatte. Nella sua pur riprovevole run Will Pfeifer riesce a realizzare un ultimo albo migliore del solito incentrato sull'ormai freudiano inseguimento con Batman: peccato per la sciocca copertina che promette qualcosa di totalmente falso. Paul Dini sulle pagine di Detective Comics sta ritraendo il personaggio in una delle sue migliori versioni.

Caliber: dopo cinque mesi d'attività parliamo finalmente del nuovo piccolo editore da tenere in grandissima considerazione, Radical Comics. E' un periodo di grande qualità per le realtà emergenti del mercato uscite finalmente dalla spirale autodistruttiva dell'underground: Red 5 e Radical Comics si contendono primati d'eccellenza. Radical Comics appartiene, tra gli altri, a Barry Levine e ci sono grossi agganci cinematografici e soldi intorno: le due miniserie d'esordio lottano per il titolo di migliore partento da livelli narrativi e artistici fuoriserie. Caliber è la rivisitazione western di Re Artu': Merlino è un indiano, i cavalieri sono pistoleri, Ginevra è una zoccola anche di fatto, Artuì è il figlio di un grande comandante e l'unico a poter maneggiare The Law, un mega revolver con un fantastico design che spara fulmini. L'ambientazione western ovviamente gode dell'estremo favore degli ultimi anni verso il genere, la presenza di magia e toni seri pur senza sfondare i limiti di rating garantiscono ottima leggibilità: Caliber comincia lenta ma finisce con un ultimo, quinto, albo di squisita fattura.