Mutant Chronicles: misteri della produzione hollywoodiana. Il presunto regista Simon Hunter, ultimo film (il secondo) datato 2000 e sconosciuto, torna a occuparsi di cinema realizzando un filmozzo indipendente vagamente basato sul celebre (negli anni '80) gioco di ruolo omonimo. L'anno è il 2700 e qualcosa, dopo l'apocalisse l'umanità ha ri-raggiunto un livello tecnologico equivalente a quello del 20 secolo: il globo è diviso in 4 blocchi controllati da altrettante multi-mega-corporazioni in costante guerra tra loro; durante una battaglia le bombe e le esplosioni spaccano il sigillo che imprigionava la Macchina. La Macchina (che sembra la Torre di Krull) è  un bagaglio piovuto dallo spazio tempo prima, causa della suddetta apocalisse, la cui unica funzione è quella di convertire gli umani in mutants: no, niente X-Men. I Mutants sembrano brutte copie dei Borg, le uniche, uniformi, peculiarità sono un braccio spada, insensibilità al dolore, grossa capacità di incassare danni, stupidità diffusa e bruttezza mostruosa. Sono cyber-zombie. Il temibile e comune nemico unisce l'umanità sotto un'unica bandiera, più o meno: l'unica speranza è l'antica profezia di un culto nascosto comandato da Ron Perlman. Nel film vediamo Hellboy per quello che veramente è senza il trucco e la controfigura, un uomo rigido, bolso, uno Steven Seagal senza neppure le mossette. E' il coprotagonista. Il protagonista è Thomas Jane: la sua presenza nel film non è misteriosa, con la carriera a un passo dal baratro, o ben all'interno a seconda di come possiate intendere tentativi di passare regista, questo tipo di produzioni sono la sua ultima fonte di reddito. Thomas Jane è il punitore del 2004, non era male. Qui fa il veterano cinico e disilluso ma eroico. Insieme a lui una mezza dozzina di compagni: sì, il nero è il primo a morire. La parola ''indipendente'' in Mutant Chronicles significa due cose: gli attori fumano in continuazione, il budget è minimo e speso in sigarette. Non ho trovato indicazioni differenti quindi suppongo sia regolarmente uscito al cinema, è un film che sarebbe stato bene nel catalogo dello Sci-Fi, direct-to-dvd: non è divertente, non ci sono trovate, fa schifo.