Braid: negli ultimi mesi abbiamo assistito a un graduale ma radicale cambiamento politico nella gestione nel servizio Live da parte di Microsoft. L'idea sarebbe quella di migliorarlo. In autunno vedremo la nuova dashboard, già la odio, con tutte le sue ridicole e inutili cutesy. Più interessante è stato il cambio di rotta giunto in questo mese di agosto, ricordiamoci che per gli americani l'estate non è un periodo morto, a una grossa iniziativa di cui parleremo tra un attimo. Il primo passo fu l'incremento nelle dimensioni massime dei software ''Arcade'', le cui conseguenze sono ovviamente una maggiore complessità degli stessi e relativo aumento di prezzo; la fase due è stata l'eliminazione di tutti quei titoli oggettivamente odiosi e completamente dimenticabili: accorciamento della line-up, miglioramento delle uscite future. Compattare e concentrare, meno giochi, più qualità. Più o meno: poi di vaccate anche recentemente ne abbiamo viste diverse. Poi c'e' stato l'rpg di Penny Arcade e, mentre monta l'attesa per il remake di Street Fighter II, questo Agosto il Live lancia l'iniziativa Summer of Arcade di cinque settimane segnate da altrettante significative uscite arcade. La settimana scorsa, la prima, ha visto il ritorno di Geometry Wars, esempio particolarmente vanitoso di sparatutto a due stick, genere non di mio gusto; questa settimana troviamo il vincitore del premio ''Innovazione nel Game Design'' all'Indipendent Game Festival del 2006. Nell'ultimo anno circa si sono materializzati e meteorizzati per internet alcuni giochini in flash basati sullo stesso concetto di ''manipolazione temporale'' (Henshin-a-gogo Baby), se non specificamente sul ghost/doppio temporale: ricordate il giochino con i cursori del mouse che scalano la torre? O quello più recente con il robottino? Se non li ricordate dovreste cominciare a navigare meno sui siti porno. Braid è un noto precursore: un puzzle game in stile platform basato sul tempo. L'abilità primaria è quella di ''riavvolgere il tempo'', ognuno dei livelli del gioco (sono 7) possiede però determinate caratteristiche temporali uniche con cui fare i conti in un crescendo di difficoltà e concentrazione richiesta. Il gioco lo si finisce in poco ed è privo di qualsiasi elemento di rigiocabilità: questi sono i difetti. L'ho risolto in qualche ora, l'ho comprato ieri notte e ci ho giocato fin verso le 3, poi l'ho concluso oggi durante la pausa pranzo: fatevi un'idea della brevità e del rapporto non proprio favorevole con i costi.... tenendo poi sempre bene in mente che ad avere qualche punto di QI in meno del sottoscritto, e non è improbabile, l'insieme potrebbe presentarsi più ostico e lungo. Gli enigmi sono tematicamente vicini ma molto diversi tra loro: la varietà è sorprendente, la stessa applicazione provoca effetti diversi a seconda del contesto, alcuni degli enigmi sono così brillanti da dare dipendenza e lasciare tronfi a seguito della risoluzione. I comandi sono molto semplici e ben programmati: occasionalmente potrebbe capitare di riscontrare qualche minuscola anomalia a seguito di frenetici riavvolgimenti, rarissime. A questo punto saremmo già sul fortemente consigliato e in piena giustificazione degli ottimi risultati di recensione, poi si passa al millantato Game Design: fate prima a dare un'occhiata al sito linkato nel titolo del post, tutto il gioco è ''dipinto'' con uno stile particolarissimo e grandemente gradevole e grazioso. Se state leggendo sforzatevi di schiacciare il link: anche solo dagli screenshots si può ammirare la pregevolissima arte, in movimento è solamente cento volte meglio. Ognuno dei mondi di Braid possiede i soliti collezionabili sparsi qua e là: raccoglierli tutti apre le porte per il finale del gioco. Esatto: raccoglierli non è un opzione, è lo scopo del gioco. Fate anche caso alla storia e ai testi: apparentemente trattasi di clone ammirato di Super Mario, con tanto del fatidico ''la principessa è in un altro castello''; presto si scopre un tema forte e deviato, il nostro eroe potrebbe non essere così eroico. L'ending è sparso in una sezione di gioco, una scelta molto particolare e riuscita, e butta luce su una vicenda più dark di quanto i pennelli facciano credere: strepitosa regia alla base dell'ultimo livello. Non sono un fan degli arcade del Live: questo è solo il secondo gioco che ho preso, il primo fu Castelavania. Quando torno dalle ferie torneremo su almeno altri due giochi della selezione: Castle Crashers e Bionic Commando Rearmed, su Galaga sono incerto.