Le Memorie dello Squalo (The Raw Shark Texts, 2005): primo romanzo lungo dello scrittore inglese Steven Hall, un testo di difficile collocazione generica che per alcune sue trovate non vedo ragione di non ascrivere a una forma fortemente innovativa di fantascienza. In estrema sintesi l'idea motrice di fondo è questa: la comunicazione umana, verbale o scritta (in qualsiasi forma o media), è un flusso d'informazioni costante e continuo che unisce i soggetti; tutte le comunicazioni esistono su uno stesso livello concettuale, ognuno di questi flussi occupa una stessa dimensione del linguaggio: millenni e secoli di flussi hanno dato vita a laghi, mari e oceani. All'interno dei quali si sono sviluppate forme di vita, pesci, ''concettuali''. Un ecosistema ricco e variegato chiuso all'interno del mondo della comunicazione ma allo stesso tempo aperto a raggiungere e interagire con i produttori della comunciazione: il Ludoviciano è uno di questi pesci, è uno squalo che si nutre di memorie. All'inizio del romanzo troviamo il nostro protagonista al risveglio dopo l'ultimo attacco dello squalo e vittima di una completa amnesia. Comincia a questo punto uno dei primi temi portanti del racconto: conscio del pericolo e della fine imminente, prima dell'ultimo attacco, il protagonista aveva progettato tutto un sistema di lettere e pacchi da autorecapitarsi in modo da riplasmare e riavviare se stesso dopo l'amnesia. E' tutto un pò più complicato di così per ragioni legate alla criptobiologia del Ludoviciano. Hall stuzzica la fantasia del lettore giocando con derivati di cultura popolare, incanalandosi a pelo d'acqua dietro gli autori New Weird di cui abbiamo spesso parlato, ma offrendo qualcosa di pericolosamente in equilibrio tra main stream e jeeklove: metariferimenti, citazioni televisive celebri, rimandi espliciti a opere letterarie e d'intrattenimento più o meno note; alcuni di questi occhiolini sono ben visibili, altri sono appena accennati: in nessun caso oscuri o astrusi o realmente di nicchia. Hall realizza un libro che ricorda quei diagrammi per definire le caratteristiche di veicoli o personaggi nei videogiochi, quelli con le Caratteristiche scritte intorno a un cerchio e le punte del poligono al suo interno che si stirano per allungarsi più verso una allontanandosi di più da un'altra: Hall arriva fin quasi al punto di strappare tanto si sforza per avvicinari gli opposti nel target di pubblico. Nel mezzo fa a tempo a sviluppare uno stile narrativo pieno d'inventiva, caratterizzato senza mai divenire pericolosamente espressivo, vivace e comprensibile, ricercato mai difficile: il tutto farcito da geniali giochi metatestuali dove intere pagine sono riempite di animali concettuali disegnati e composti da lettere. L'headline scelta dall'editore cita Matrix e Lo Squalo: è corretto e in modi più profondi di quanto si possa immaginare a prima vista; Matrix è chiaramente l'idea del mondo linguistico, ma lo Squalo è realmente riprodotto quasi sotto forma di novelization del film. Le Memorie dello Squalo non è solo originale, bello e avvincente: mescola le carte in continuazione buttandola sulla fantascienza spinta con tutte le sue derive parascientifiche, sull'azione con scenografie attentamente pianificate e descritte concitatamente e cinematograficamente, sulla fondamentale storia d'amore e sul giallo delle ragioni e dei motivi. Qua e la potrebbero anche saltar fuori alcuni elementi forse forzati, il malvagio, l'antagonista è infatti una figura quasi inesplorata, fortemente inutile in tutta franchezza e dispersa nel corso del finale; il finale stesso viene giocato sul detto non detto, lasciandosi aperto a interpretazioni e ambiguità: non importa, è una meravigliosa creazione d'immaginario, non stupisce saperla proveniente dal fulgido e ribollente UK. Piace soprattutto il visibile impegno profuso dall'autore: potranno esserci concessioni economiche ma la progettazione, la rappresentazione, la forma e la chiusura pongono Hall nella schiera di quelli che ci sanno fare e si concentrano; una visita al sito ufficiale del romanzo, con tutte le sorpresine per il lettore, ne è convincente conferma.