Hell Ride: chi è Larry Bishop? Una vecchia star di b-movie motociclistici americani anni '60-'70 con qualche velleità direttiva e sceneggiativa portata avanti nei '90 cercando di rifarsi una carriera. Fortuna vuole che nel suo giro di apprezzamento per il cinema ''B'' che fu, quel pirla di Tarantino lo riscoprisse offrendogli da allora amicizia e protezione, e mezzi. Hell Ride viene distribuito sotto l'infame etichetta di ''Tarantino Presents'', da qualche anno simbolo di porcherie evanescenti e odiose che vanno sotto la dicitura di pseudo-b-movie: è ovviamente un omaggio a ciò che rese Bishop famoso in passato. Io ci spero sempre, li guardo chiedendomi se sia possibile replicare l'ingenuità gagliarda di allora partendo da premesse commerciali e populiste come quelle di Tarantino: la risposta è sempre no. Non basta affiancarsi a Dennis Hopper, Michael Madsen e Vinnie Jones per tornare a essere un figo: la cultizzazione di Bishop fallisce pietosamente, allo stesso modo non è possibile prendere il bellone televisivo Eric Balfour e trasformarlo in un biker semplicemente buttandogli adosso del cuoio e chiamandolo Comanche. Hell Ride è specialmente noioso, i dialoghi dovrebbero essere cheesy ma suonano troppo stupidi, troppo demenziali: Larry Bishop va sotto il nome di Pistolero, Madsen è the Gent, Jones è Billy Wings.... c'e' pure spazio per Carradine, The Deuce; copioso ammontare di tette e culi, abuso di ''fucking'' questo e quello come neppure Samuel L.
Un'ora e venti di tentativi infruttuosi di essere fighi: è triste vedere uomini di una certa età naturalmente dotati di carisma abbassarsi a tanto, è ancora più triste altri uomini della stessa età senza carisma lottare per ottenerlo.