Meet BIll: da Thank You for Smoking in poi Aaron Eckhart è entrato a forza nella schiera dei miei attori da seguire, la sua è una carriera travagliata con alti e bassi (pochi alti) che forse impennerà a breve con l'uscita dell'anche suo Dark Knight. Meet Bill è una tipica commedia americana appartenente a quel sottogenere dedicato alle crisi esistenziali di uomini maturi, ne segue tutti i presupposti: moglie antipatica/infedele, famiglia di lei oppressiva e avvilente, lavoro futile e via dicendo. Compreso il finale aperto dove al lieto fine non corrisponde certo un vissero felici e contenti. Aaron Eckhart è l'unico elemento di originalità all'interno di un mucchio di stereotipi: il suo protagonista è nevrotico ma non assurdo, è indebolito ma non inetto, è reale e comune, lontano da quelle esagerazioni tipiche dei comici o dalla recitazione sopra le righe di tanti progetti similari. Un uomo normale con le sue forze e debolezze finito in un vicolo cieco e forse troppo pigro per decidere di tornare indietro e scegliere un'altra strada. L'incontro con un giovane, il tipico ''kid'', lo spronerà a riscoprire la propria individualità indipendente dalle routine sviluppatesi negli anni. Le presenza femminili intorno a lui sono appena marginali, Alba in un ruolo eccezionalmente secondario chiaramente all'umile ricerca di credibilità come attrice aldilà del suo corpo. Regia d'esordio per il produttore Bernie Goldmann, coadiuvato dalla sceneggiatrice coesordiente Melissa Wallack. E' un film medio come tanti altri che spicca e varrebbe la pena di cogliere dal mucchio per la presenza recitativa di un ottimo interprete a lungo sottovalutato.