Meet the Spartans: migliore di quanto mi aspettassi; nonostante sia parte integrante di quel blocco di spazzatura parodistica che gli americani sfornano annualmente, sistematicamente prendendo malamente in giro grossi successi cine-televisivi della stagione passata buttandola sul minimo comun denominatore di rozza volgarità, questo film presenta inaspettati lati comici realmente divertenti. Innanzitutto nonostante sia al solito spiacevolmente grezzo incalza il motivo centrale, l'omosessualità degli spartani, con notevole furbizia: il saluto speciale uomo-uomo, uomo-donna; la marcia; la formazione di battaglia. E' tutto invitabilmente, visivamente, comico. Il resto è stanco e alla corda, a partire dall'invecchiatissima Carmen Electra passando per tutte le battute a colpi di palle e cazzi. Però l'allenamento del figlio è spassoso, l'attenzione a riproporre scene da 300 considerevole, e in definitva è realmente realizzato con maggior cura di quanto fosse lecito aspettarsi. Potrei persino spingermi a dire che varrebbe la pena spendere dei soldi per vederlo, ma lo farei solo per l'apprezzamento nei confronti del sublime Kevin Sorbo e del suo ''I am gonna go Hercules on your ass!''.