Seven Swords: tempo fa, prima dell'uscita del film, lessi una sconcertante notizia che avrebbe visto, nel progetto teorico, questo essere il primo di un ciclo di sette; certamente alla fine delle due ore e mezza circa di durata si arriva ad una spregevole conclusione aperta che suggerisce e lascia sicuramente intendere la volonta' di realizzarne uno o piu' seguiti. Ho dedicato una significativa dose del mio tempo a ricercare per internet informazioni riguardo la storia originale e il suo autore: Liang Yu-Sheng (o Leung Yu Sang con l'altra pronuncia/scrittura/dialetto non ricordo mai da cosa derivi il doppio nome), l'autore anche di ''Bride with White Hair'', ma il massimo che sono riuscito ad ottenere e' un post generico su un forum dedicato e un articolo sulla letteratura wuxia e i suoi rapporti con il cinema: comunque interessanti e incuriosenti su un mondo ancora quasi completamente sconosciuto agli occidentali. Il film, come saprete, ha aperto l'ultima mostra di Venezia ed e' un peccato perche' e' uno scarso esemplare, difettoso e diretto da una personalita' che troppo facilmente si presta ai giochi instupidenti del sistema distributivo internazionale: ricordate il Grinch? All'inizio del film c'e' una divertente trovata per cui al mostro verde si restringe di una taglia il cuore, ecco: a me succede la stessa cosa ogni volta che sento pronunciare ''Spielberg d'Oriente''. Tralasciando il mio disprezzo per le dinamiche commerciali di questo genere, sottolineo ''di questo genere'' intendendo ogni qual volta di vada ad ingannare il pubblico vendendo loro un prodotto che per lontananza produttiva sia poco conoscibile, come una perla quasi intellettuale quando invece trattasi di blockbuster uguale al Signore degli Anelli. Come i film di Jackson, e come sempre piu' spesso accade, anche quest'ultimo mediocre Tsui Hark vive della truffa nata dalla diffusione dei dvd... ne approfitto per un breve comunicato: e' da poco uscito in vendita il dvd di Sin City e, come molti altri, ero piu' che intenzionato ad acquistarlo; fortunatamente per me, dato il gap temporale fra l'uscita americana e la nostrana, e' trapelata prima del tempo (relativamente al nostro mercato) l'informazione che a dicembre ne verra' realizzata una seconda edizione con una ventina abbondante di minuti di scene tagliate in piu'. Il mio consiglio e' quindi quello di non acquistare l'inutile versione cinematografica priva di contenuti speciali al solito esorbitante prezzo, ma di aspettare Natale o poco dopo e prendere la deluxe con le scene in piu'.... riprendendo il discorso di prima volevo dire come sia divenuta insopportabile e assoluta promotrice del download di film da internet questa politica che lega produttori cinematofrafici e distibutori home video di realizzare due versioni di un film: una per il cinema e la prima edizione dvd, e una piu' lunga per la seconda edizione dvd in modo da poter vendere due volte (se non tre) lo stesso titolo. Pare che il taglio originale di Seven Swords arrivasse circa alle 4 ore, successivamente ridotte per le sale. Ah, forse dovrei dire qualcosa di piu' sul film: la trama e' sciocca ma non mi aspettavo diversamente essendo solamente una linea guida per tutta una serie di combattimenti, il problema e' che questi combattimenti sono noiosi, ripetitivi, gia' visti, privi di carica e incapaci a esaltare lo spettatore (un paio si salvano, tuttalpiu'); e' sempre gradevole l'idea di mostrare guerrieri armati di spade e/o altre armi da mischia dotate di caratteristiche particolari, qui ce ne sono ben sette tutte con la loro particolarita' piu' o meno utile e utilizzabile durante gli scontri (peccato che dopo Final Fantasy VII Advent Children, e sono ben consapevole che essendo un cartone si puo' permettere cose difficilmente realizzabili, e la nuova spada di Cloud, queste lame dei 7 guerrieri sembrino giocattolini): peccato che i protagonisti siano privi di qualunque spessore emotivo e psicologico, forse relegato alle scene eliminate. Regia insignificante, e forse dovrei aggiungere che Tsui Hark non mi piace granche' in questo ruolo: ottimo produttore ma non vale un dito del migliore John Woo. Sul film non vale la pena dire altro, invece vorrei segnalarvi prima di mettere l'ultimo punto quest'articolo sulle coproduzioni asiatiche e il ruolo della corea in esso (Seven Swords e' una coproduzione con la Corea, non per niente ci sono tre personaggi importanti e relativi dialoghi in quella lingua)