The Exorcism of Emily Rose: se vi interessa il racconto dei fatti ispiratori di questo film seguite il secondo link al titolo (molto ampio e in inglese) o il primo (corto e italiano). L'idea centrale funziona molto bene: all'interno di una cornice da legal thriller viene sviluppato, attraverso le testimonianze e quindi i flashback, l'esorcismo il cui esito e' alla base della controversia processuale; quindi, piu' che l'esorcismo come rituale in se', la rappresentazione va a dedicare la maggior parte delle proprie intenzioni al prima e al dopo, raccontando i primi segni di possessione demoniaca e la reazione della legge e del mondano alla morte della posseduta successivamente alla pratica religiosa. Contemporaneamente sullo schermo vengono proiettati due film: un horror piuttosto carico con un dosato e ottimo utilizzo di effetti digitali, una straordinaria protagonista (gli attacchi epilettici sono micidiali e mi chiedo se sia tutta bravura o se l'attrice sia stata in qualche modo aiutata, non so come...), la solita sovrabbondanza di effetti sonori e l'abile utilizzo della ripetizione e dei richiami interni per suggerire allo spettatore quando e di cosa avere paura. Ho visto parecchi sguardi terrorizzati in sala ma non arriverei a definirlo spaventoso: possiede dei buoni momenti e una discreta atmosfera ma il culmine drammatico viene quasi sempre rovinato da una discutibile prevedibilita' e dall'abuso di suoni e immagini improvvisi. L'altro film e' il classico batti e ribatti tra accusa e difesa con la messa alla sbarra di vari testimoni con versioni e contro versioni dello stesso fatto, le intimidazioni, i poteri alle spalle che premono per una soluzione piuttosto che per un'altra, il sensazionalismo e la tragicomica e tipica figura dell'avvocato in aula con tutta la sua blanda recitazione e le pseudo investigazioni. Gli attori se la cavano egregiamente e il regista riesce a tenere sotto controllo l'equilibrio fra le parti per la maggior parte del tempo riuscendo nella ben difficile impresa di unire due film mediocri per ottenerne uno pregevole: sfortunatamente, per motivi di logica e di sceneggiatura, nel finale prende il sopravvento l'aspetto legal fornendo un misero esisto con tanto di inutili sovrimpressioni finali: il colpo di scena finale mi ha lasciato grandemente stupito, non credevo possibile una soluzione del genere, mi sono rapidamente documentato e ho trovato vari casi in cui venga presa in considerazione o effettuata una tale procedura. Un film positivo per la struttura e l'idea di fondere e mischiare due generi cosi' distanti rinvigorendo e dando nuova speranza a due generi cosi' morti.