Eat Man '98 (episodi 1-12 serie completa): il manga di Akihito Yoshitomi fu tra le prime proposte orientali di Planet Manga; a guardare per internet, tra gli appassionati, si trovano piu' o meno solo commenti super entusiastici nei confronti dell'opera cartacea: concept geniale, trama intrigante, personaggi ben caratterizzati, ottimo disegno. La realta' e' pero' diversa: nel nostro paese il manga venne interrotto alla decima uscita per mancanza di materiale originale, se ho capito bene (cosa non certa) da allora sono usciti molti nuovi episodi fino alla conclusione effettiva della serie: il nostro decimo numero dovrebbe corrispondere al quinto volumetto giapponese, la serie si e' conclusa con il diciannovesimo. Eat Man e' una delle tante serie interrotte e mai piu' riprese: il successo di pubblico quindi non deve essere stato cosi' elevato. Personalmente la ritengo ancora oggi uno dei miei manga preferiti. Questo cartone e' la seconda stagione della versione animata: la prima fu di scarsa qualita' e ampiamente criticata (non l'ho vista); qui invece ci troviamo ad una ben fedele trasposizione sia grafica sia narrativa: Bolt Crank e' un uomo dal passato misterioso, un figo cool e silenzioso, massiccio e piuttosto statico (lui, per esempio, i proitettili non li schiva: sono i proitelli a schivarlo); ogni figo che si rispetti lascia pendere dalle proprie labbra una sigaretta, Bolt e' un figo ma non fuma: pero', per ragioni sconosciute, ha il potere di mangiare qualunque cosa (preferibilmente metallo) e spesso tra le sue labbra pende un bullone o una vite. Qualunque cosa Bolt mangi, pistole, cannoni, spade, astronavi, puo' essere poi espulsa, riformata o rielaborata, dalla sua mano destra: straordinario. Come nel manga le storie dell'anime possono durare un episodio solo o essere invece divise in parti; ogni storia vede Bolt interagire con spledide donne coprotagoniste. Bolt e' un mercenario. Il cartone e' ben realizzato: l'animazione e' altalenante, scende o aumenta di dettaglio a seconda dell'importanta del momento; le storie riprendono fedelmente quelle originali cosi' come la caratterizzazione dei personaggi. In effetti alcune delle trovate ottimamente funzionanti sulla carta riescono peggio in movimento: tanto per dirne una l'immobilita' di Bolt molto stilosa sulla pagina rallenta l'andamento televisivo delle vicende; varrebbe comunque la pena guardarla, e leggere il fumetto, per recuperare uno dei personaggi cult di nicchia e dimenticati piu' apprezzati (da me). In America il fumetto ha avuto piu' fortuna, e' sicuramente andato oltre rispetto a noi: non sono certo che abbia raggiunto la fine.