La Fabbrica di Cioccolato: solitamente quando guardo qualcosa al cinema mi piace scriverne sul blog appena tornato a casa, questo film l'ho visto sabato. Non mi sono impegnato piu' di tanto a dire il vero ma non sono comunque riuscito a trovare per la rete una sola recensione negativa: aiutatemi, il film non mi e' piaciuto, anzi mi e' proprio dispiaciuto; aiutatemi a trovare una recensione almeno meno che entusistastica da linkare al titolo (manca un testo specifico ma qui gli si da' solamente un 6). Il mio egotismo peggiora, ad ogni modo... filmografia alla mano ho finalmente verificato un'affermazione che mi capita di riproporre di tanto in tanto e che mi costa sempre (specialmente quando enunciata dal vivo) occhiate traverse, scongiuri e mal celata disapprovazione: ho visto 12 dei 21 lavori da regista, accreditati su imdb, di Tim Burton e mi fanno fatto tutti piu' o meno schifo. L'unico che salvo, piu' che altro per il ricordo che ne porto, e' Bettle Juice; tempo fa avrei salvato anche il primo Batman ma dopo quello con Bale adesso il discorso ''e' il migliore fra i film di Batman (come dire: e' il campione dei rifiuti)'' non vale piu'. Mai pensato che ''Mars Attacks'' fosse geniale, sempre detestato ''Nightmare before (bla bla)''; ''Sleepy Hollow'' non mi era dispiaciuto pero'. Fosse stato per me non sarei neppure andato a vederlo al cinema, ma erano tutti cosi' entusiasti che mi sono lasciato trascinare, e poi ultimamente Depp riesce sempre a valere il prezzo del biglietto: proprio il protagonista impedisce al film di divorare le anime degli spettatori indeboliti dalla noia, anche se, al trentesimo primo piano e rapido passaggio dall'espressione ''flashback'' al sorriso imbarazzato/ebete, il giramento di palle comincia a sussistere. L'immaginario burtoniano mi lascia indifferente, anzi vagamente offeso, le lunari scenografie offendono sistematicamente il mio gusto. I nani cantano troppo, i colori sono troppo scioccanti, Depp e' troppo gigione, i bambini sono ancora piu' stereotipati che nella prima versione (e vada bene che sono simboli ma eccedere e' eccessivo), troppi effetti speciali digitali che si ammazzano nel confronto con gli equivalenti del 1971, non so chi sia stato piu' fedele al testo ma preferisco la versione redentiva in cui l'umanita' di Charlie era piu' reale e apprezzabile e non cosi' plasticosamente perfetta.