Dead Mech Walking (Id, 2017): primo libro nella trilogia light litrpg "Armored Souls" di Xavier P. Hunter (aka JS Morin).
Succede che ho, nuovamente, fatto una ricerca di libri con robot.
Ora che leggo anche web novel, ero certo sarei stato sommerso di romanzi anime-mecha: non è così.
C'è poca roba scifi, ancora meno mecha.
Ho selezionato 4 libri: 2 sono finiti nel dump, questo l'ho concluso.
Non è un buon romanzo, l'avrei probabilmente scaricato, ma rispetto ai due precedenti sembra da Pulitzer: l'ho finito più per il contrasto con qualcosa di estremamente stupido, che l'ha fatto sembrare meno stupido.
Uhm.
Un soldato finisce all'ospedale, unico sopravvissuto, gravemente ferito, del suo gruppo; la struttura che l'ha preso in cura sta sperimentando una nuova forma di terapia a base di videogiochi immersivi.
Il soldato, ferito nel corpo e traumatizzato nella mente, alterna seduto IRL con il suo psicoterapeuta a missioni nel mondo del gioco Armored Souls: in qualche modo dovrebbe aiutarlo a superare i suoi problemi e tornare attivo.
Sembra estremamente stupido (e lo è), ma c'è il trucco che lo rende leggermente meno stupido, seppur molto prevedibile.
All'inizio pensavo fosse una situazione alla Ender, ma è più semplice.
Il gioco assomiglia a BattleTech/MechWarrior, non a Real/Super Robot giapponesi: non sono mecha, sono mech; strategia e tattica, robot circa realistici usati come veicoli militari, non piloti incredibili e super attacchi: GunTank, non GunDam.
Il romanzo è abbastanza palloso, ma l'idea non è malvagia e la rappresentazione è abbastanza idiota da essere credibile come videogioco; è military scifi non iper-realistica. Approfitta del fatto di essere un videogioco per semplificare.
L'autore non è ingenuo, ma i suoi 2 colpi di scena sono largamente prevedibili.
Non penso leggerò i seguiti.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il malvagio dentro il gioco è, ovviamente, lo psicologo; il soldato è praticamente morto e un tronco e non c'è guarigione, tutta la storia è per farlo abituare all'idea di vivere nel gioco come premio per il suo sacrificio.
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