He Who Fights with Monsters 4 - 5 - 6 (Id, 2021-2022): mi sono obbligato, letteralmente costretto, a un mese di astinenza, prima di riprendere la serie. 
Avevamo lasciato Jason ucciso e ritornato in vita per la seconda volta, riportato nel suo mondo insieme a un secondo, misterioso outworlder. 
Ero scettico. Molto. Il twist non mi era piaciuto, troppo ovvio e facile.
Shirtaloon è smart. 
Da qui in poi vari spoiler. 
Jason torna nel suo mondo, il 'nostro', e rapidamente lo scopre non essere così completamente privo di magia come creduto: il nostro mondo è, a tutti gli effetti, un classico urban fantasy fatto di società segrete che combattono per il controllo, alcune antiche ed elitarie, altre governative, altre ancora circa ribelli populiste. 
Nel contesto di questo setting, abbiamo la Cabal rappresentata dalla vecchia magia del nostro mondo, diciamo i miti classici; abbiamo il Network, composto da new magic molto simile a quella dell'altro mondo; il terzo gruppo, senza fare chissà quale spoiler, è ovviamente quello dei seguaci del Builder. 
Il libro 4 è più o meno dedicato a Jason e la sua integrazione nella comunità magica del suo mondo, più il recupero dell'altro outworlder, che si scopre essere Farrah con una brillante soluzione circolare che inverte la posizione dei due personaggi rispetto al libro numero 1; il secondo libro è essenzialmente dedicato alla 'fine del mondo' con la magia che diventa di dominio pubblico, i suoi effetti sconvolgono il pianeta, e l'inizio di una guerra aperta tra le fazioni; l'ultimo libro di questo secondo trittico è dedicato alla risoluzione di quanto sopra, a Jason impegnato a salvare il mondo e a iniziare il suo ritorno verso l'altro mondo. 
Note sparse: Jason diventa silver rank e acquisisce vari nuovi poteri, cambia circa razza e l'autore è straordinariamente abile nel gestire i suoi upgrade spalmandoli tra tutti i livelli della sua character sheet. 
E' il nostro mondo, quindi immediatamente, Jason diventa una specie di Batman magico incrociato con Spider-Man; muore per la terza e quarta volta; ci sono continui riferimenti a cultura pop, molto più che in precedenza, dai telefilm anni '80 agli anime, da Airwolf a Evangelion. 
La famiglia di Jason ha un ruolo importante ed è il centro di alcuni dei momenti più drammatici, alcuni eccessivamente a mio avviso, intorno a Jason; il cambio di prospettiva da un party fantasy a una sorta di clan cybermagico è, però, molto ben fatta. 
Ho particolarmente apprezzato la rappresentazione di una classica magitech alla Shadowrun; ci sono alcuni passaggi esilaranti tipo quello con l'occhio di Sauron; ci sono diversi passaggi con steampunk, raggi laser, alieni ed è, a tutti gli effetti, una lettura esilarante. 
E' un consumabile? Certamente, ma è eccezionalmente ben fatto e spunta una grossa serie di caratteristiche fantastiche. 
Voglio dire: ho letto altre 2100 pagine circa in circa una settimana. 
Come il precedente 'terzo' libro, anche qui ci sono una serie di epiloghi: sono dedicati ai compagni di party di Jason dai libri precedenti; l'ultimo libro finisce con Jason e Farrah pronti a tornare nel mondo (più) magico.