Emilia Pérez: il film più controverso dello scorso anno.
Uhm, probabilmente il film più controverso dello scorso anno è "It Ends with Us": la disputa Baldoni-Lively ha certamente sollevato più hit online di quanto le polemiche tra Emilia Perez e le comunità messicane e trans.
...però, It Ends with Us è un film di merda che, senza le polemiche, sarebbe stato dimenticato appena uscito (non l'ho guardato, mia moglie l'ha guardato accanto a me); Emilia Perez è un film che alcuni dichiarano capolavoro, è stranominato agli Oscar e ha vinto qualsiasi premio, e altri definiscono una cagata pazzesca.
Il capo di un cartello del narcotraffico messicano diventa donna e apre una fondazione che aiuta le famiglie dei desaparecidos.
NOTA: non ho idea se il termine sia corretto parlando di Messico.
E' un musical in spagnolo, il parlato è anche in inglese, di produzione francese.
NOTA2: ufficialmente, non è una sceneggiatura originale, ma è tratto da un 'opera libretto' che, però, è scritto dallo stesso autore e regista del film. Jacques Audiard.
Ricapitolando, è un musical lgbt francese in spagnolo ambientato in Messico che parla di donne contro il patriarcato: è un supremo bait da festival.
Prima di altro, parliamo di rappresentazione: esce Wicked e il pubblico impazzisce, esce Emilia Perez e il pubblico si incazza.
Emilia Perez è stato fortemente criticato tanto dalla comunità trans quanto dai messicani, accusato di rappresentare stereotipi e offrire una visione distorta e offensiva della realtà.
Il Mago di Oz, invece, è una rappresentazione realistica che ha trovato tutti d'accordo e reso tutti felici.
Certamente sono due cose diverse e toccano due diversi problemi sociali e differenti battaglie contro il patriarcato, ma il problema è la percezione soggettiva della rappresentazione: nessuna delle comunità oppresse desidera vedersi rappresentata in chiaroscuro.
In Wicked c'è l'eroina perseguitata contro il malvagio patriarcato; in Emilia Perez gli oppressi sono oppressori, le vittime sono assassini: il patriarcato è sempre malvagio, ma il resto è tutto grigio.
Tutto ciò detto.
Un diavolo diventa un angelo passando da uomo a donna, questo cambiamento è guidato dall'avvocato stufo di servire l'Uomo interpretato da Zoe Saldana.
NOTA3: per l'occasione di questo film, l'attrice ha esplosivamente abbracciato le proprie origini sudamericane. Adesso il suo nome è scritto diversamente rispetto a quando in Avatar, Marvel e Star Trek.
Il film ha 2 attrici protagoniste a mio avviso, anzi, a dirla tutta la protagonista sarebbe Saldana (vorrei misurare il tempo a schermo): per i premi, Saldana è co-, la vera protagonista è l'attrice trans Karla Gascon.
Ora, l'interpretazione di un attore non è unicamente basata sull'espressività del suo volto: ci sono la mimica, la voce e altro probabilmente; tuttavia, una faccia così pesantemente ritoccata dalla chirurgia come quella di Gascon non è diversamente inespressiva rispetto a quelle di attrici in lotta contro l'invecchiamento o, persino, di filtri digitali.
Gascon è d'impatto, ma la sua interpretazione non è paragonabile a quella 'naturale' di Saldana.
Ah, prima di dimenticarmi: Gascon, stando a mia moglie sempre aggiornata su questo genere di argomenti, è stata beccata ad avere una quantità di pubblicazioni social spregiudicate nel suo passato online, con pareri e commenti inaccettabili e probabilmente inconciliabili con una vittoria ai premi più perbene della cultura americana.
Questa vicenda tocca ed esprime (rappresenta) perfettamente quanto sopra sulla rappresentazione: essere trans non vuol dire essere giusti, le identità sessuali perseguitate sono frequentemente difese su basi irrazionali che approfittano degli stessi vizi comunicativi dei peggiori politici di destra.
La semplificazione violenta del messaggio che identifica in ogni diverso un nemico e la causa del male, adottata dai politici di destra, è la stessa che identifica in ogni diverso un amico e parte della stessa causa contro il male, utilizzata dai movimenti sociali.
NOTA4: "movimento sociale" in italiano ha un significato estremamente specifico, ma movimenti sociali credo sia il modo migliore per definire cose come me too e black lives matter, etc.
E' facile capire perché non piaccia vedere così plasticamente esposta l'idea, accettata da larghe parti della popolazione, che un mostro possa trovare legittimazione morale passando a una categoria minoritaria, con una plastica.
Uno dei peggiori e più popolari esempi di maschilismo tossico, il macho messicano emblema del patriarcato più violento, trova istantanea gratificazione e ammirazione pubblica 'il giorno dopo' la transizione: il passato è assolto e dimenticato per il personaggio, non così per l'attrice che lo interpreta.
Questo film funziona perché è incastonato in un dibattito pubblico attuale e specchio dei nostri tempi.
Andando oltre: le canzoni non mi sono piaciute. Sono catchy e sono diverse rispetto al lirismo classico dei musical tipo Disney, ma non sono musicalmente attraenti o sufficiente facili per essere immediatamente apprezzabili da qualcuno come me.
Questo film non piacerà a chi senza interesse sull'argomento dell'identità sessuale, a chi contrario all'idea e a quelli troppo intensamente coinvolti dall'argomento.
Tiepidamente interessati, quindi lo status tipico del borghese educato (il mio), è il target migliore per questo film e la sua storia.
Storia che, onestamente, sorprende e spiazza di continuo: la sceneggiatura è niente meno che brillante e costantemente sovverte le aspettative più ovvie, trovando soluzioni diverse e inaspettate. Magari improbabili, ma non insensate.
SPOILER SPOILER SPOILER
Emilia muore dopo essere stata rapita dalla sua ex-moglie e il suo compagno per i soldi di Manitas.
Muoiono tutti i personaggi principali tranne Zoe ed Epifania.
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