Non Era Così Colorato (Id, 2024): ormai sono iper-fidelizzato alle pubblicazioni di Alessandro Apreda, indipendentemente dal divertirmi a leggerle.
Questo è il suo primo romanzo (breve. Poco più di 100 pagine) ed è una lettura gradevole che piacerà sicuramente agli estimatori e i follower dell'autore.
Lo stile narrativo, come visto nei libri precedenti, continua a essere quello del suo blog, che è molto divertente online su testi di lunghezza ridotta, meno divertente, confuso e stancante nella forma di un romanzo; non so se Apreda abbia reali aspirazioni da scrittore, nel caso dovrà imparare ad affrancarsi dal DocManhattan e la sua Persona social.
Un ricercatore universitario di 50 circa anni, a causa di un incidente di laboratorio, finisce indietro nel tempo nel 1985. Il libro è il suo racconto dell'esperienza.
Il nostro eroe nerd si ritrova da adulto negli anni della sua infanzia e passa il tempo a descrivere gli anni '80 e confrontarli con i suoi ricordi: questo è sostanzialmente il grosso del libro; c'è anche una specie di storia introspettiva/semi-autobiografica e il desiderio del personaggio di cambiare un evento tragico del passato, ma è secondaria e francamente inutile.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il titolo si riferisce agli anni '80. Meno colorati e felici di quanto immortalati nella nostra memoria.
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